Un lancione granturismo partito dalle Zattere, a Venezia, è improvvisamente scivolato alla deriva colpendo con particolare violenza, al punto di far saltare i vetri, la fiancata destra di un vaporetto della linea 1 che si era mosso dal Lido.
L'incidente è avvenuto all'altezza di Sant'Elena e ha provocato cinque feriti, due dei quali sono stati medicati sul posto e gli altri tre con lesioni più serie sono stati ricoverati in ospedale con l'idroambulanza. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, il Suem e la Guardia costiera. I testimoni del vaporetto, che trasportava un centinaio di passeggeri, raccontano di aver visto il lancione Osvaldo stringere il vaporetto fino all'inevitabile collisione.
A bordo scene di panico, due donne ferite a terra, vetri ovunque e invettive di ogni tipo con l'altra barca. Mentre i passeggeri chiamavano il 118 il lancione è sembrato continuare la sua corsa. "Stiamo collaborando attivamente con le forze dell'ordine per fare chiarezza sull'accaduto e per comprendere le dinamiche che hanno portato allo scontro tra una motonave ed un vaporetto Actv, ed evitare che possano ripetersi. È fondamentale che vengano accertate le responsabilità", ha dichiarati il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, commentando l'incidente. "La sicurezza dei cittadini e dei visitatori che utilizzano i nostri mezzi di trasporto - ha aggiunto - è una priorità assoluta per questa amministrazione. In questo momento, voglio esprimere la mia solidarietà in particolare ai feriti e ringraziare il sistema dei soccorsi che si è prontamente attivato". In attesa che vengano compiuti i rilevi tecnici sulle due imbarcazioni, più di qualcuno sussurra due ipotesi, vista la stranezza dell'incidente e la visibilità ottimale: la prima è che non ci fosse nessuno in quel momento a governare il lancione, la seconda che si sia inspiegabilmente bloccato il timone. Non è certo la prima volta che accade un incidente nautico a Venezia.
Due persone il 14 agosto dello scorso anno rimasero leggermente ferite dopo essere finite con un barchino contro una briccola, sul canale tra Murano e Burano, in laguna. Lo scafo iniziò a imbarcare acqua, e i due si fermarono, nei pressi di Mazzorbo, in attesa dei soccorsi, riportando solo lievi contusioni. Più grave quanto avvenuto il 16 luglio 2023: una barca finì contro palo alla festa del Redentore e un 28enne annegò. Sette persone rimasero ferite, una in modo serio, in un incidente nautico avvenuto il 10 ottobre 2022 nello scontro tra un taxi acqueo, più volte chiamati in causa per l'alta velocità con cui solcano le onde, che era partito dal Lido e si stava dirigendo verso San Zaccaria. Andò a urtare violentemente contro il pontile di San Servolo. Ingenti i danni all'imbarcazione, che era guidata da un giovane sostituto, il quale, assieme ai sei turisti, finì all'ospedale. Le conseguenze più serie, una frattura ad una spalla, vennero riportate da una dei passeggeri. L'incidente che ha forse provocato più impressione fu quello che coinvolse nell'aprile del 2020 due sorelle marocchine di 38 e 42 anni, morte mano nella mano in piena notte cadendo dal parapetto del motobattello 'Guardi' del servizio pubblico Actv che compie, sfiorando il Mose, la corsa finale della giornata da Punta Sabbioni a Venezia.
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