Individuare una "efficace e
tempestiva strategia di interventi coordinati e strutturati da
parte degli attori coinvolti, cui sono demandate rispettive e
specifiche competenze in termini di intervento. L'obiettivo
prioritario resta la tutela dell'interesse pubblico, coniugando
la necessità di realizzare le opere di bonifica con quella di
salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini". È l'esito
della prima riunione del Tavolo tecnico permanente per il
coordinamento delle procedure di bonifica del Sin Trento Nord,
presieduto dal commissario del Governo, prefetto Giuseppe
Petronzi. l Come noto l'area inquinata di interesse nazionale
ricade nel Comune di Trento e ha una superficie di circa 21
ettari, di cui circa 11 di aree a terra e 10 di rogge. È
costituito da tre aree omogenee per tipo di contaminazione e
caratteristiche ambientali: l'area industriale dismessa ex
Sloi/Comparto di via Maccani, l'area industriale dismessa ex
Carbochimica/Comparto di Via Brennero, le rogge demaniali,
estese per una lunghezza di circa 7 chilometri, costituite da un
reticolo di canali realizzati per il drenaggio delle campagne e
trasformatesi, a seguito dell'urbanizzazione, in collettori di
raccolta delle acque meteoriche.
All'incontro hanno partecipato il procuratore Sandro
Raimondi, il direttore generale della Provincia Raffaele De Col,
il sindaco di Trento Franco Ianeselli, e rappresentanti di Appa
e del Ministero dell'ambiente. Il Tavolo rappresenta punto di
riferimento per la valutazione del percorso funzionale alle
procedure di bonifica del sito di Trento Nord e si inserisce
"nell'ambito di un percorso congiunto mirato a consolidare la
sinergia istituzionale e garantendo un approccio multilivello
efficace e tempestivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA