"Si tratta di un normale confronto in
maggioranza, guai se non fosse così. Le notizie importanti di
oggi sono ben altre: è l'Unione Europa, che dice che l'Italia è
un Paese credibile con i conti in ordine, è l'Ue che stacca un
assegno di 8,7 miliardi per la sesta rata del Pnrr, sono i 100
euro che vengono messi nella tredicesima di 4,6 milioni di
lavoratori in più rispetto al cuneo fiscale, è il decreto flussi
che allarga l'ingresso ai non stagionali colf e badanti e dà
protezione umanitaria a chi denuncia". Lo ha detto Giorgio Mulè,
deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera dei
Deputati, ospite ad Agorà, commentando il voto sull'emendamento
della Lega per ridurre il canone Rai che ha visto la maggioranza
spaccata.
"Per quanto riguarda Forza Italia la priorità è abbassare
ancora di più le tasse al ceto medio, facendo in modo che
l'aliquota vada al 33 per cento fino ai redditi di 60mila euro,
e favorire le partite Iva, consentendo loro di non pagare tutto
e subito ma di rateizzare. Il taglio di 20 euro sul canone Rai,
così come concepito rischia di essere una presa in giro, perché
se taglio deve essere deve andare a vantaggio dei cittadini, per
questo abbiamo espresso e ribadiamo la nostra contrarietà", ha
concluso Mulè.
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