Alla sua prima volta a Più libri più liberi, Alicia Gimenz-Bartlett, la creatrice dell'amatissima ispettrice Petra Delicado, diventata anche una serie tv interpretata da Paola Cortellesi su Sky, è la vera star della fiera della piccola e media editoria che si concluderà l'8 dicembre.
Dopo aver superato ingorghi di traffico e treni in ritardo, arriva per l'atteso incontro in Auditorium con Chiara Valerio dedicato a 'La donna che fugge' (Sellerio) e annuncia all'ANSA che sta scrivendo un nuovo libro con "Petra vedova". Poi parla nel suo quasi perfetto italiano del ritorno delle giovani ispettrici Berta e Marta Miralles, che si sono fatte conoscere nel romanzo La presidente (Sellerio). Nella nuova avventura che apre la raccolta 'Animali in giallo' - strenna natalizia di Sellerio, appena arrivata in libreria - la coppia Miralles è alle prese con l'uccisione di sette tori da corrida e il loro guardiano.
"Mi diverto tanto con questa coppia di sorelle che penso di fare un altro libro con loro, come minimo. Hanno altre possibilità future. Per ora - spiega la scrittrice - sono in questa strenna di racconti gialli" in cui ci sono fra gli altri Recami, Malvaldi e Bruzzone e Recami.
È una storia gialla di tori ammazzati, animali tipici della Spagna legati alla corrida. "Io amo molto gli animali. Non mi piace la festa della corrida, con questa storia faccio un po' di pubblicità contro. Da noi la destra più estrema è molto favorevole alla corrida, la sinistra vorrebbe chiuderla definitivamente. Ho pensato che era giunto il momento di dirlo chiaramente che non tutti gli spagnoli sono favorevoli a questa festa e per dirlo all'estero era il momento ideale" spiega la Bartlett che ha perso il marito l'estate scorsa. "È morto di cancro in sei mesi". Una fine tragica che si ritrova ne 'La donna che fugge', il tredicesimo romanzo con Petra in cui l'ispettrice indaga nel mondo dello street food con al centro l'omicidio di un ambulante, accoltellato dentro al suo furgone.
"Lo ho scritto quando mio marito era molto malato. Lui mi diceva: 'vai avanti, ti prego! Siediti accanto a me e continua a scrivere perché è importante per me che tu finisca questo libro.
Il finale è arrivato quando lui era morto. È un libro importante per me con un finale un po' tragico" racconta.
Nella nuova storia che sta scrivendo l'amata ispettrice della Policia Nacional di Barcellona "è una vedova, all'inizio abbastanza arrabbiata con il mondo e un po' più ribelle del solito" dice.
"Sono a metà della scrittura e s'intitolerà Sotto il cielo infernale. Sarà ambientata a Barcellona come sempre. L'Italia è stata lo sfondo di un romanzo con Petra, forse potrebbe essercene un altro, ma il mio futuro ha sempre meno giorni" afferma Gimenez-Bartlett parlando degli anni che passano.
"Sono qui da due minuti ma posso dire che una fiera dei libri a Roma mi piace molto" dice sorridendo la scrittrice famosa, come la sua ispettrice, per il dono dell'ironia. "Le donne non hanno senso dell'umorismo quando scrivono, eccetto Alicia Gimez-Bartlett" ha detto una volta Camilleri, ricorda Alicia che ha sempre apprezzato l'inventore del Commissario Montalbano al quale verrà reso omaggio tra letteratura, cinema, radio e teatro l'8 dicembre a Più Libri in vista del centenario della nascita nel 2025.
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