È un'araba fenice transfemminista
e si chiama Mercurio il Vecchione d'artista per il Capodanno,
momento clou del cartellone di iniziative del Comune di Bologna
per vivere le feste insieme tra musica, arte e cultura. A
idearla è stata Fumettibrutti, nome d'arte di Yole Signorelli.
Per dire addio al 2024, l'artista immagina un vecchione con
fattezze femminili, com'è d'uso negli anni bisestili, che
rappresenta una figura mitologica a difesa delle diversità. Di
colore rosa con lunghi capelli argentati, Mercurio, si appoggia
su un baule azzurro ancora chiuso il cui contenuto, celato, ci
indica che la strada per una società più consapevole è ancora in
divenire.
"Ho cominciato a chiamare la mia community stelle perché la
parola stessa non ha un genere - spiega l'artista -. Le stelle
illuminano la notte ai naviganti grazie alla loro luce,
mostrando la via a tutte e tutti" e continua "Quando dico
'stelle, dobbiamo brillare di più, lo dico anche in riferimento
al fatto che, facendo luce insieme, siamo in grado di squarciare
il buio." La costruzione del Vecchione d'artista Mercurio - che
sarà in grado di muovere le ali - è affidata alla ditta
scenotecnica Officine Contesto di Nonantola.
"Abbiamo scelto un tema di cui si parla in città e nel
mondo", sottolinea il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. "Ogni
anno un artista interpreta il nostro Vecchione e Fumettibrutti
ha voluto proprio questo tema, attorno al quale la comunità può
riflettere. Per noi vuol dire avere un Vecchione d'artista in
piazza, culmine di programma di due settimane di iniziative in
tutti musei, incluso Palazzo Pepoli, con tante performance
artistiche e anche una mostra dedicata ai Vecchioni d'artista di
tutti questi anni".
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