Cerimonia di consegna delle
onorificenze al Merito della Repubblica e delle Medaglie d'onore
commemorative ai familiari di cittadini italiani deportati in
Germania questa mattina a Palazzo Regio.
A fare gli onori di casa il prefetto di Cagliari Giuseppe
Castaldo, presenti le autorità civili, militari e religiose.
Sono 13 i nuovi cavalieri dell'Ordine al Merito della
Repubblica italiana. Le onorificenze vengono conferite ogni anno
dal Capo dello Stato a quei cittadini che si sono distinti per
meriti nel servizio civile, militare, sociale e nel
volontariato.
I diplomi di Cavaliere sono stati consegnati a Giovanni Perra,
assistente tecnico in servizio presso il Comando Marittimo
Ovest; a Angelo Giuseppe Mangano, ispettore direttore Macchine
presso la Stazione Navale di Manovra della Guardia di Finanza di
Cagliari; Giampaolo Marongiu, comandante della Sezione
Operativa Volante Guardia di Finanza - Compagnia di Iglesias;
Agnese Delogu, dipendente della Regione Autonoma della Sardegna
a riposo; Stefano Porcu, direttore tecnico del Settore Paracanoa
della Federazione Italiana Canoa Kayak; Aldo Bruni,
sovrintendente della polizia di Stato a riposo; Angelo Ninu,
ispettore superiore della polizia di Stato a riposo; Gabriele
Mereu, dirigente medico della Asl di Cagliari; Roberto Loche,
ufficiale medico dell'Esercito Italiano in servizio presso il
Dipartimento Militare di medicina Legale di Cagliari; Alessio
Gabriele Degortes, vice comandante del Comando Militare Esercito
Sardegna.
A Maria Antonietta Mongiu, archeologa e docente
universitaria, ed Enzo Floridia, presidente della Commissione
territoriale per il riconoscimento della protezione
internazionale di Cagliari, è stata consegnata l'onorificenza di
commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica.
L'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce è stata attribuita
a Giorgio Falconi, dirigente pubblico a riposo.
Inoltre sono state consegnate le Medaglie d'onore alla
memoria di Biagio Di Caro e Alessandro Onnis, cittadini italiani
deportati in Germania ed internati nei lager nazisti durante la
Seconda Guerra mondiale e destinati al lavoro coatto per
l'economia di guerra, ritirate dai rispettivi familiari.
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