Sette ordinanze di custodia
cautelare in carcere per 6 albanesi e un italiano, ritenuti al
centro di un giro di spaccio di cocaina tra il Cuneese e
l'Astigiano.
L'operazione 'Retaggio' della compagnia carabinieri di Bra
(Cuneo), coordinata dalla procura di Asti, ha permesso di
ricostruire l'operatività del network criminale.
L'organizzazione, sfruttando visti turistici di 90 giorni,
reclutava uomini provenienti dall'Albania a cui veniva
attribuito il ruolo di 'djali', 'ragazzo" in lingua albanese,
cioè gli incaricati della vendita di cocaina.
Agli spacciatori veniva attribuito uno stipendio mensile di
tremila euro, comprensivo di vitto e alloggio. Una volta
istruiti sulle modalità di spaccio, i 'djali' venivano forniti
di auto e telefoni criptati per comunicare tramite WhatsApp con
i clienti. Lo stupefacente confezionato in dosi era recuperato
in appositi nascondigli nel terreno.
Nel corso delle indagini è stato eseguito anche l'arresto in
flagranza di un albanese trovato in possesso di circa 265 grammi
di cocaina, denaro contante e materiale per il confezionamento.
Sono stati segnalati alla prefettura, quali assuntori, cinque
cittadini italiani, con il recupero di 7 grammi di cocaina.
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