I militari del comando provinciale
della Guardia di Finanza della Spezia hanno eseguito
un'ulteriore ordinanza di applicazione di misure cautelari
personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari
presso il Tribunale della Spezia, che fa seguito a quella emessa
ed eseguita lo scorso mese di ottobre. Le indagini, condotte dai
finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, avevano
permesso di ipotizzare, a vario titolo, i reati di emissione di
fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione e
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche,
maturati in un'associazione che vedrebbe coinvolti 24 soggetti e
13 società dislocate in Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Per
tali condotte, l'autorità giudiziaria aveva già disposto la
misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Yuri
Fergemberger, 41enne residente a Rapallo, e Paolo Spadoni,
54enne spezzino, considerati i principali promotori
dell'associazione, oltre al sequestro preventivo, anche per
equivalente, di circa 1 milione di euro considerato come somma
di prezzo e profitto dei reati tra denaro contante, conti
correnti, immobili, imbarcazioni e altri beni mobili registrati.
A seguito degli interrogatori preventivi effettuati dal gip il
21 e 22 novembre nei confronti dei 22 soggetti indagati, è stata
disposta la misura interdittiva del divieto di esercitare
attività professionali o imprenditoriali, nella misura massima
prevista, per sei di loro. Il gip ha disposto, nei confronti di
13 indagati e di 15 società, 13 delle quali già colpite dal
precedente provvedimento, il sequestro preventivo per
equivalente di denaro e beni, sino a concorrenza di euro
1.036.091,53.
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