Le 11 maggiori assicurazioni italiane
sono in grado di assorbire shock particolarmente severi
rimanendo solvibili. E' quanto emerso dagli stress test condotti
dall'autorità europea Eiopa sui 4 gruppi già coinvolti negli
esercizi precedenti: Generali, Intesa Sanpaolo Assicurazioni,
Poste Vita e Unipol, estesi dall'istituto di vigilanza italiano
Ivass ad altri 7 assicuratori nazionali, con attivi superiori ai
3 miliardi di euro, "al fine di valutare in maniera più completa
la resilienza del sistema assicurativo nazionale".
L'esercizio di stress ha evidenziato che il verificarsi dello
scenario avverso (bassa crescita, alta inflazione i delle
tensioni geopolitiche) "provocherebbe una riduzione
significativa della posizione patrimoniale del settore
assicurativo europeo, che comunque a livello aggregato
rimarrebbe "solvibile", con un indice di solvibilità medio
superiore al 100%. I risultati dell'esercizio per il complesso
delle 11 entità assicurative italiane sono in linea con quelli
del campione europeo e indicano che il mercato italiano
rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente
severi. In particolare, senza l'attivazione di reactive
management actions (Rma), l'indice di solvibilità italiano
aggregato diminuirebbe di 98 punti percentuali, passando dal
233% al 135%. Con l'attivazione delle Rma l'indice medio di
solvibilità si ridurrebbe in misura inferiore passando dal 233%
al 149% (non tutti gli assicuratori nazionali si sono avvalsi di
questa facoltà). Come emerso a livello europeo, il settore
assicurativo italiano registra un rapporto attività/passività
superiore al 100%, sia in base all'approccio Fixed Balance Sheet
sia in base al Constrained Balance Sheet, a conferma della
capacità di far fronte agli impegni nei confronti degli
assicurati anche in un contesto di sviluppi avversi
nell'economia e nel mercato. Lo Stress Test ha evidenziato, sia
a livello europeo che nazionale, l'importanza che un'ampia
disponibilità di attivi liquidi nei portafogli delle compagnie
ha nel coprire, unitamente alla cassa iniziale, i maggiori
fabbisogni di liquidità generati dagli shock.
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