Le nuove generazioni non brillano
quando si mettono alla guida: quasi 1 su 5 ha causato incidenti
per colpa propria. E 4 su 5 hanno accettato il passaggio di un
conducente in stati alterati quando si è presentata l'occasione.
L'Osservatorio "Non chiudere gli occhi" di Skuola.net e
Autostrade per l'Italia fa il punto della situazione
intervistando 2.124 giovani tra i 16 e i 24 anni
Anche tra le nuove generazioni spopolano la distrazione -
soprattutto dovuta allo smartphone - accompagnata da alta
velocità e guida in stati alterati, da sostanze o da eccessiva
stanchezza.
Ad ammetterlo sono stati proprio i diretti interessati: 2.124
ragazze e ragazzi - di età compresa tra i 16 e i 24 anni - che
hanno partecipato all'Osservatorio "Non chiudere gli occhi"
realizzato dal portale Skuola.net in collaborazione con
Autostrade per l'Italia all'interno dell'omonimo progetto di
sensibilizzazione rivolto direttamente a studenti e scuole, dove
l'educazione stradale rappresenta uno dei cardini della famosa
ora di educazione civica, soprattutto alla luce delle nuove
linee guida di recente approvazione.
Tra gli under 25 che abitualmente conducono un mezzo a due o
quattro ruote - automobile, moto, motorino, microcar, bicicletta
o monopattino - ben 1 su 5 ammette di avere un approccio
genericamente distratto quando ha un volante o un manubrio in
mano.
Quando capita di dover scegliere se salire o meno in
macchina con un conducente che non è in condizioni di guidare -
perché ubriaco, assonnato o altro - in 4 casi su 5 si opta per
la soluzione più rischiosa, ovvero accettare il passaggio,
ignorando la paura (59%) o facendo finta di nulla (19%). Solo il
22% si è operato attivamente per provare a far desistere il
conducente dal mettersi alla guida. E la cosa ancora più
allarmante è che non si tratta di uno scenario così raro: è
capitato a oltre un terzo degli intervistati (31%).
In questo contesto di scarsa consapevolezza si arriva anche a
normalizzare la distrazione: 1 su 5 usa lo smartphone spesso e
volentieri senza vivavoce o device di interfaccia guidatore come
l'infotainment della propria vettura. Solo la metà esatta del
campione intervistato può affermare di non utilizzare mai lo
smartphone in maniera scorretta (il 49%) e di non averlo mai e
poi mai impiegato per realizzare contenuti social mentre era
alla guida (il 50%). Il che vuol dire che realizzare selfie,
dirette social o video mentre si guida è una prassi non
inconsueta.
Non mancano poi coloro a cui accade sovente di guidare in stato
alterato da alcol o "sostanze"(18%), di superare i limiti di
velocità (39%) o di mettersi in viaggio anche se molto stanchi o
assonnati (66%).
Non stupisce perciò che quasi a un quinto dei guidatori
(19%) sia capitato di aver provocato almeno un incidente a causa
del proprio comportamento al volante. E che un ulteriore terzo
abbondante (35%) ci sia andato molto vicino. Un dato in
peggioramento rispetto al passato: lo scorso anno solo al 12%
dei partecipanti all'Osservatorio "Non chiudere gli occhi" era
capitato di aver causato un incidente.
Peggiora sensibilmente la quota di chi guida a velocità
eccessiva: capita al 39% del campione 2024, contro il 28%
registrato 12 mesi fa. Come anche la percentuale di coloro che
rispettano, alla guida, le principali norme di sicurezza come
allacciare le cinture o indossare il casco: oggi solo il 64% si
dichiara sempre ottemperante, contro l'81% rilevato
precedentemente.
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