Immigrazione: Torino fa scuola buone pratiche a Bruxelles
Gettito fiscale stranieri frutta a casse pubbliche 1,5mld euro
11 febbraio, 17:52 (ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - Le buone pratiche di Torino
sull'integrazione dei cittadini europei in vetrina oggi a
Bruxelles.
Secondo uno studio presentato dalla Commissione Ue, ad un incontro con oltre 100 sindaci e rappresentanti di autorità locali riuniti presso il Comitato delle Regioni, nel capoluogo piemontese il gettito fiscale dei contribuenti stranieri frutta alle casse pubbliche un netto di 1,5 miliardi di euro.
Dalla ricerca (basata su dati 2011), che prende in considerazione anche Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille e Praga, emerge che i cittadini dell'Ue si trasferiscono a vivere in altri Stati membri soprattutto per lavorare e sono in media più giovani ed economicamente più attivi della popolazione locale.
A Torino, dove la presenza più forte è la comunità romena, i nuovi arrivati aiutano a colmare le lacune del mercato del lavoro accettando lavori poco qualificati, creano nuove attività imprenditoriali e trattandosi di giovani in età lavorativa, contribuiscono ad arginare i problemi connessi all'invecchiamento.
In particolare il capoluogo piemontese emerge per buone pratiche rivolte a stranieri che aspirano a diventare imprenditori. La locale Camera di commercio con gli uffici delle Entrate e della sicurezza sociale hanno infatti messo assieme le loro forze per consigliare e sostenere quelli pronti ad avviare un'attività.
"La libera circolazione è benefica per l'Europa, per i suoi cittadini e per le sue economie. Certo comporta delle sfide per alcune città, sfide che vanno affrontate, ma sarebbe sbagliato mettere in discussione il diritto alla libera circolazione. Sono fermamente convinta che dobbiamo lavorare insieme - a livello europeo, nazionale e locale - per far sì che queste sfide si trasformino in opportunità. Gli esempi di Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille, Praga e Torino ci dimostrano che questa trasformazione è possibile", ha commentato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la Giustizia. (ANSA).
Secondo uno studio presentato dalla Commissione Ue, ad un incontro con oltre 100 sindaci e rappresentanti di autorità locali riuniti presso il Comitato delle Regioni, nel capoluogo piemontese il gettito fiscale dei contribuenti stranieri frutta alle casse pubbliche un netto di 1,5 miliardi di euro.
Dalla ricerca (basata su dati 2011), che prende in considerazione anche Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille e Praga, emerge che i cittadini dell'Ue si trasferiscono a vivere in altri Stati membri soprattutto per lavorare e sono in media più giovani ed economicamente più attivi della popolazione locale.
A Torino, dove la presenza più forte è la comunità romena, i nuovi arrivati aiutano a colmare le lacune del mercato del lavoro accettando lavori poco qualificati, creano nuove attività imprenditoriali e trattandosi di giovani in età lavorativa, contribuiscono ad arginare i problemi connessi all'invecchiamento.
In particolare il capoluogo piemontese emerge per buone pratiche rivolte a stranieri che aspirano a diventare imprenditori. La locale Camera di commercio con gli uffici delle Entrate e della sicurezza sociale hanno infatti messo assieme le loro forze per consigliare e sostenere quelli pronti ad avviare un'attività.
"La libera circolazione è benefica per l'Europa, per i suoi cittadini e per le sue economie. Certo comporta delle sfide per alcune città, sfide che vanno affrontate, ma sarebbe sbagliato mettere in discussione il diritto alla libera circolazione. Sono fermamente convinta che dobbiamo lavorare insieme - a livello europeo, nazionale e locale - per far sì che queste sfide si trasformino in opportunità. Gli esempi di Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille, Praga e Torino ci dimostrano che questa trasformazione è possibile", ha commentato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la Giustizia. (ANSA).