Progetto Ue in Piemonte usa scarti dolci per eco-imballaggi
Con Eco Paper taglio ai consumi di cellulosa vergine
31 gennaio, 19:08 (ANSA) - BRUXELLES, 31 GEN - Usare gusci di nocciole e bucce
di fave di cacao per produrre imballaggi più economici ed
ecologici: è l'obiettivo del progetto Eco Paper coordinato dalla
Ferrero in Piemonte con la collaborazione di Stora Enso
Barcellona (Spagna) e Papiertechnische Stiftung (Germania),
partito a luglio 2012. L'iniziativa, che costa quasi due milioni
di euro, è cofinanziato al 50% dal programma Ue Ecoinnovation.
L'ecosoluzione per ridurre l'uso di cellulosa vergine è quella di ricorrere a quelli che di fatto sono "rifiuti" dei prodotti di pasticceria, che una volta trattati diventano materie prime per la produzione di cartone.
Le "ricette" per questi tipi di carta e cartone sono già state sviluppate in un progetto di laboratorio nel 2011 e 2012, in Italia e in Germania. Gli studi hanno dimostrato che questi rifiuti dell'industria pasticcera sono in grado di sostituire la cellulosa vergine nello strato intermedio del triplo strato di cartoncino impiegato per gli astucci pieghevoli. In una prospettiva di lungo termine, questa tecnologia dovrebbe essere in grado di consumare il 50% dei rifiuti prodotti dolciari disponibili (gusci di nocciole, bucce di fave di cacao ) per produrre fra le 750mila e un milione e mezzo di tonnellate di carta, ogni anno. (ANSA).
L'ecosoluzione per ridurre l'uso di cellulosa vergine è quella di ricorrere a quelli che di fatto sono "rifiuti" dei prodotti di pasticceria, che una volta trattati diventano materie prime per la produzione di cartone.
Le "ricette" per questi tipi di carta e cartone sono già state sviluppate in un progetto di laboratorio nel 2011 e 2012, in Italia e in Germania. Gli studi hanno dimostrato che questi rifiuti dell'industria pasticcera sono in grado di sostituire la cellulosa vergine nello strato intermedio del triplo strato di cartoncino impiegato per gli astucci pieghevoli. In una prospettiva di lungo termine, questa tecnologia dovrebbe essere in grado di consumare il 50% dei rifiuti prodotti dolciari disponibili (gusci di nocciole, bucce di fave di cacao ) per produrre fra le 750mila e un milione e mezzo di tonnellate di carta, ogni anno. (ANSA).