Sci, boom di presenze in Alto Sangro
Durante festività natalizie +20% rispetto al 2012
12 gennaio, 16:53 (ANSA) - ROCCARASO (L'AQUILA), 12 GEN - Boom di sciatori, nel
comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, durante le festività
natalizie, con il numero di presenze che ha registrato un +20%
rispetto allo scorso anno e picchi di 15mila presenze
giornaliere. A tracciare il bilancio è il presidente del
consorzio SkiPass Alto Sangro, Bonaventura Margadonna, il quale
sottolinea che, al momento, nel comprensorio sciistico, è
fruibile circa il 70% delle piste.
Margadonna si sofferma anche sulla questione sicurezza. Certo che gli sciatori abbiano acquisito consapevolezza rispetto ai comportamenti da adottare per sciare in tranquillità, Margadonna, che già nel pieno delle festività aveva lanciato un appello alla prudenza, ricorda che le indicazioni relative alla sicurezza degli sciatori sono reperibili alle biglietterie, ai varchi di accesso e sono ben segnalate su tutte le piste. "Per sciare in assoluta tranquillità - sottolinea - è indispensabile attenersi alle indicazioni fornite nelle diverse stazioni. In ognuna sono presenti responsabili di pista che effettuano un controllo scrupoloso e si occupano di gestire eventuali accidentalità. In ogni caso le zone sciabili sono tutte gestite e monitorate costantemente, per garantire l'assoluta sicurezza degli sciatori".
Momenti di apprensione si sono registrati tra gli sciatori subito prima di Natale, quando i circa 180 dipendenti delle società di gestione degli impianti hanno proclamato due giorni di sciopero, per il 25 e 26 dicembre, per protestare contro la mancata erogazione, da parte della Regione Abruzzo, dei fondi necessari per l'ampliamento dei bacini idrici di accumulo, finalizzato anche all'innevamento programmato: 8 milioni di euro assegnati dalla Regione nell'autunno 2011 e non ancora messi a disposizione della Comunità montana, ente attuatore.
"Spinti da un grande senso di responsabilità e del dovere - sottolinea Margadonna - i lavoratori hanno poi rinviato lo sciopero, i cui danni sarebbero stati immensi sia da un punto di vista economico sia di immagine. Le motivazioni della protesta, però, sono assolutamente fondate e condivisibili. Basti pensare che prima di Natale è stato necessario trasportare la neve sulle piste con dei camion. La situazione è in continua evoluzione e i lavoratori sono in attesa di risposte dalle istituzioni. Anche da parte nostra - evidenzia il presidente - l'attenzione resta alta, con l'auspicio che risposte e fatti concreti, ormai non più rinviabili, non si facciano attendere".
Oltre alle diverse attività sulla neve, come lo Snowkite o le escursioni, tra le novità introdotte quest'anno una in particolare ha riscosso grande successo: si tratta dell'iniziativa "Après ski Roccaraso", serie di eventi e attività da fare dopo lo sci nelle baite del comprensorio e nei locali del paese.
Margadonna si sofferma anche sulla questione sicurezza. Certo che gli sciatori abbiano acquisito consapevolezza rispetto ai comportamenti da adottare per sciare in tranquillità, Margadonna, che già nel pieno delle festività aveva lanciato un appello alla prudenza, ricorda che le indicazioni relative alla sicurezza degli sciatori sono reperibili alle biglietterie, ai varchi di accesso e sono ben segnalate su tutte le piste. "Per sciare in assoluta tranquillità - sottolinea - è indispensabile attenersi alle indicazioni fornite nelle diverse stazioni. In ognuna sono presenti responsabili di pista che effettuano un controllo scrupoloso e si occupano di gestire eventuali accidentalità. In ogni caso le zone sciabili sono tutte gestite e monitorate costantemente, per garantire l'assoluta sicurezza degli sciatori".
Momenti di apprensione si sono registrati tra gli sciatori subito prima di Natale, quando i circa 180 dipendenti delle società di gestione degli impianti hanno proclamato due giorni di sciopero, per il 25 e 26 dicembre, per protestare contro la mancata erogazione, da parte della Regione Abruzzo, dei fondi necessari per l'ampliamento dei bacini idrici di accumulo, finalizzato anche all'innevamento programmato: 8 milioni di euro assegnati dalla Regione nell'autunno 2011 e non ancora messi a disposizione della Comunità montana, ente attuatore.
"Spinti da un grande senso di responsabilità e del dovere - sottolinea Margadonna - i lavoratori hanno poi rinviato lo sciopero, i cui danni sarebbero stati immensi sia da un punto di vista economico sia di immagine. Le motivazioni della protesta, però, sono assolutamente fondate e condivisibili. Basti pensare che prima di Natale è stato necessario trasportare la neve sulle piste con dei camion. La situazione è in continua evoluzione e i lavoratori sono in attesa di risposte dalle istituzioni. Anche da parte nostra - evidenzia il presidente - l'attenzione resta alta, con l'auspicio che risposte e fatti concreti, ormai non più rinviabili, non si facciano attendere".
Oltre alle diverse attività sulla neve, come lo Snowkite o le escursioni, tra le novità introdotte quest'anno una in particolare ha riscosso grande successo: si tratta dell'iniziativa "Après ski Roccaraso", serie di eventi e attività da fare dopo lo sci nelle baite del comprensorio e nei locali del paese.