Ok Bruxelles a 2,5 mln aiuti a marineria Pescara
150mila euro tetto massimo per ogni impresa
12 marzo, 20:37 (ANSA) - BRUXELLES, 12 MAR - Via libera della Commissione Ue
allo schema di aiuti da due milioni e mezzo di euro per la
marineria pescarese, penalizzata, negli ultimi anni, dallo stop
a tutte le attività legate al porto, con ripercussioni negative
non solo per il capoluogo adriatico, ma anche per l'intera
regione.
I benefici avranno forma di riduzione sulle tasse e sui contributi sociali e non potranno superare i 150mila euro per ciascuna impresa. Il via libera è arrivato su proposta del commissario Ue per la Pesca Maria Damanaki.
Bruxelles sblocca così gli aiuti ad armatori e pescatori: la durata dello schema decorre dal momento della decisione della Commissione, per i successivi tre anni. I beneficiari sono una cinquantina di imprese, in difficoltà dopo le continue restrizioni sulla navigazione. Tra le condizioni: i titolari dovranno firmare un preciso impegno a non cumulare altri aiuti pubblici per la stessa causa.
Per risolvere la complessa situazione erano stati destinati due milioni e mezzo di euro previsti dal Governo con la legge di stabilita' 2012, ma si attendeva il disco verde dell'Ue.
A partire dal 2011, la Capitaneria di porto di Pescara aveva emesso una serie di ordinanze, con condizioni progressivamente sempre più restrittive per le attività legate allo scalo.
Secondo i dati del centro studi di Confindustria Pescara del giugno 2012, le imprese coinvolte, tra il 2011 ed il 2012, hanno perso entrate per circa 190 milioni di euro e tra gli addetti si è registrata una perdita di 74 posti di lavoro. Mentre stando all'indagine condotta dall'Associazione armatori del porto di Pescara tra il 2011 ed il 2012 il peso dell'attività di pesca è sceso del 73%.
Un contributo importante all'esito positivo dell'esame dello schema di aiuti da parte di Bruxelles, a quanto si è appreso, è stato dato anche dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani che a febbraio 2013 si era recato a Pescara, verificando di persona la complessità e la delicatezza della situazione. (ANSA).
I benefici avranno forma di riduzione sulle tasse e sui contributi sociali e non potranno superare i 150mila euro per ciascuna impresa. Il via libera è arrivato su proposta del commissario Ue per la Pesca Maria Damanaki.
Bruxelles sblocca così gli aiuti ad armatori e pescatori: la durata dello schema decorre dal momento della decisione della Commissione, per i successivi tre anni. I beneficiari sono una cinquantina di imprese, in difficoltà dopo le continue restrizioni sulla navigazione. Tra le condizioni: i titolari dovranno firmare un preciso impegno a non cumulare altri aiuti pubblici per la stessa causa.
Per risolvere la complessa situazione erano stati destinati due milioni e mezzo di euro previsti dal Governo con la legge di stabilita' 2012, ma si attendeva il disco verde dell'Ue.
A partire dal 2011, la Capitaneria di porto di Pescara aveva emesso una serie di ordinanze, con condizioni progressivamente sempre più restrittive per le attività legate allo scalo.
Secondo i dati del centro studi di Confindustria Pescara del giugno 2012, le imprese coinvolte, tra il 2011 ed il 2012, hanno perso entrate per circa 190 milioni di euro e tra gli addetti si è registrata una perdita di 74 posti di lavoro. Mentre stando all'indagine condotta dall'Associazione armatori del porto di Pescara tra il 2011 ed il 2012 il peso dell'attività di pesca è sceso del 73%.
Un contributo importante all'esito positivo dell'esame dello schema di aiuti da parte di Bruxelles, a quanto si è appreso, è stato dato anche dal vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani che a febbraio 2013 si era recato a Pescara, verificando di persona la complessità e la delicatezza della situazione. (ANSA).