"Etica e sport", convegno a Pescara
Pagano insieme a presidente del Coni Malagò
07 marzo, 21:16 (ANSA) - PESCARA, 7 MAR - "Chi gioca lealmente è sempre
vincitore". E' la frase con cui si apre e si conclude il Codice
Europeo di Etica Sportiva, adottato a Rodi nel 1992 dai ministri
europei responsabili dello sport, con cui il presidente del
Consiglio regionale d'Abruzzo Nazario Pagano ha aperto il suo
intervento al convegno "Etica e Sport", svoltosi oggi a Pescara,
in occasione del 75/o anniversario della fondazione della
sezione locale dell'Associazione Italiana Arbitri.
All'incontro, presso il Liceo Scientifico "da Vinci", sono
intervenuti, tra gli altri, il presidente del Coni Giovanni
Malagò e il presidente nazionale dell'Associazione Arbitri
Marcello Nicchi. "Come presidente del Consiglio regionale - ha
detto Pagano - sono orgoglioso di aver sostenuto questo
incontro, che vuole essere un momento di riflessione ad ampio
raggio, non limitato solo all'ambito sportivo, ma che guardi
invece a una condotta che deve accompagnare ogni momento della
vita di ognuno di noi. Il termine 'fair play', che compare sui
manifesti di questo convegno, racchiude in sé un concetto che
deve essere alla base di tutto il nostro quotidiano. Non si
'gioca lealmente' solo nello sport, ma anche in politica, in
economia, nel mondo della cultura. E la più grande palestra del
fair play è proprio lo sport. E' in questo settore che
soprattutto i giovani, fin da bambini, imparano la lealtà, la
disciplina, la correttezza. E il rispetto delle regole, non fine
a se stesso, ma in un progetto comune che ha un obiettivo ben
preciso: il raggiungimento di un risultato in cui il vincitore
non è uno solo, ma un gruppo, che sia una squadra, una città, o
anche un'intera nazione. Per questa ragione ritengo sia stata
una scelta giusta per il Consiglio regionale appoggiare questa
iniziativa, perché l'etica e il fair play devono ispirare
qualunque azione, ed è dovere delle istituzioni lavorare per la
diffusione di questi concetti e la sensibilizzazione dei
cittadini, affinché la lealtà, spesso sacrificata sull'altare
della furbizia, diventi davvero protagonista della nostra
società".