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A Pistoia 60 opere raccontano la Pop Art in Italia

A Pistoia 60 opere raccontano la Pop Art in Italia

A Palazzo Buontalenti, fino al 14 luglio

PISTOIA, 29 gennaio 2024, 20:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fondazione Pistoia Musei, la nuova realtà culturale della città toscana che rafforza il progetto del sistema museale promosso da Fondazione Caript, inaugura il 2024 con la mostra '60 Pop Art Italia', in programma a Palazzo Buontalenti dal 16 marzo al 14 luglio 2024. La rassegna, curata da Walter Guadagnini, presenta 60 opere che ricostruiscono le vicende della Pop Art in Italia, attraverso i suoi maggiori esponenti. I prestiti provengono da istituzioni museali come il MaCro di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, la Collezioni Maramotti di Reggio Emilia, le Collezioni di Intesa Sanpaolo e da collezioni private. Il percorso espositivo si configura come un viaggio nei principali centri d'irradiazione italiani di questo fenomeno prettamente metropolitano, nato a Londra nel 1956 e sviluppatosi in contemporanea a New York, Los Angeles e quindi in Europa. Un itinerario tra quelle città - come Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia - che hanno consentito, per una fortunata serie di connessioni, di creare un terreno fertile dove la cultura Pop potesse attecchire. La prima sezione si focalizzerà su Roma, il principale centro artistico nazionale di quegli anni, dove nella 'Scuola di Piazza del Popolo' si ritrovarono Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli e altri ancora. La mostra prosegue verso nord fermandosi a Pistoia, dove s'incontrano gli alfieri della locale scuola: Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi. E poi a Milano dove, grazie a Enrico Baj, si assiste dapprima all'affermazione di una versione della Pop Art più prossima al Nouveau Réalisme francese, e in seguito, anche per l'azione della Galleria Milano e dello Studio Marconi, a un'altra d'ispirazione londinese, con autori quali Valerio Adami, Lucio Del Pezzo, Emilio Tadini. Il viaggio tocca poi Torino, in cui le gallerie Il Punto e Sperone, in collaborazione con la galleria Sonnanbend di New York e Parigi, introducono in Italia i lavori di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. Un ruolo particolare hanno pure Venezia e Palermo.
   

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