Zerocalcare ha annullato il suo
incontro con Chiara Valerio alla Fiera più libri più liberi,
previsto il 6 dicembre, dopo le polemiche scoppiate per l'invito
alla manifestazione del filosofo Leonardo Caffo, sotto processo
per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna.
"Per non lasciare non detti: mi è sembrato evidentemente
inopportuno invitare ad una fiera dedicata a Giulia Cecchettin
un uomo (confesso che non sapevo manco chi cazzo fosse) accusato
di violenza ai danni della sua compagna" scrive in una lunga
storia sul suo profilo Instagram.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, sarà comunque in fiera per i
suoi attesissimi firmacopie. La decisione di non essere presente
all'incontro con la curatrice di Più libri più liberi, è stata
presa dal fumettista dopo aver parlato anche con la casa
editrice Bao Publishing "e aver compreso che condividevano il
mio stesso disagio". "L'incontro previsto sull'editoria con la
stessa Chiara Valerio" era "oggettivamente impossibile da
tenere: non perché penso che sia un'appestata o che con lei non
si possa parlare, anche quando ritengo stia sbagliando - ma
perché mi pare impossibile glissare su questo tema e parlare
d'editoria come niente fosse; e al tempo stesso mi pare
grottesco pensare che un maschio tenga un incontro in cui spiega
a una donna come avrebbe dovuto comportarsi in termini di
femminismo" afferma Zerocalcare nella sua lunga storia su
Instagram.
"Bao dal canto suo cancellerà tutti i panel della casa editrice
in segno di discontinuità, mentre rimarrà attivo lo stand e i
firmacopie degli autori - me compreso" annuncia per la gioia dei
fan che ogni anno fanno lunghe file, diventate ormai una
tradizione.
Nella sua lunga riflessione Zerocalcare spiega anche: "Mi è
sembrato sbagliato invocare il garantismo (che pure è un tema
che mi sta molto a cuore in questo tempo di barbarie) per
troncare una discussione sulla violenza di genere, senza
problematizzare il calvario che tante donne incontrano nel
denunciare gli abusi, la difficoltà di essere credute, di vedere
riconosciuta la propria verità. Una discussione complessa che
afferisce più alla cultura che alle procedure penali".
"Credo che tutto, compresi i video, le comparsate televisive,
letteralmente tutto almeno fino all'ultimo messaggio di scuse
sia stato sbagliato; per come conosco Chiara Valerio ci credo
che sia mossa da fedeltà a un principio e non da altro ; ma
quando quello che facciamo si presta a così tante
strumentalizzazioni, quando diventiamo utili agli articoli della
Verità, quando i nostri nemici ci prendono a simbolo, è il
momento di fermarci a riflettere pure se siamo in buona fede"
sottolinea Zerocalcare.
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