Per la prima volta al mondo neuroni
ottenuti da cellule staminali embrionali umane sono stati
impiantati nel cervello di persone con la malattia di Parkinson
in Europa e negli Stati Uniti, con risultati che i coordinatori
delle sperimentazioni definiscono "eccellenti". Gli studi,
partiti nel febbraio 2023 in Europa (in Svezia e in Gran
Bretagna) e nell'ottobre 2022 negli Usa, sono stati possibili
grazie ai tre consorzi europei coordinati negli ultimi 16 anni
dall'Università di Milano attraverso il laboratorio diretto da
Elena Cattaneo. Proprio all'Università Statale di Milano sono
presentati oggi i primi dati e viene tracciato il bilancio
dell'attività che ha portato a queste prime sperimentazioni nel
convegno sulla "rivoluzione delle cellule staminali per le
malattie neurodegenerative'.
"Il trattamento della malattie di Parkinson con le cellule
staminali fa da apripista nel considerare la possibilità che
simili strategie possano essere applicate anche per altre
patologie neurodegenerative, come la corea di Huntington", ha
detto all'ANSA la senatrice Elena Cattaneo, fra i pionieri della
ricerca italiana sulle cellule staminali per trattare le
malattie neurologiche.
Coordinati in tre bandi successivi nell'arco degli ultimi
16 anni, i consorzi europei che hanno reso possibili le due
sperimentazioni sono NeuroStemCell (2008), NeuroStemCell-Repair
(2013) e NeuroStemCell-Reconstruct del 2019, che concluderà le
sue attività nel dicembre 2024.
La fase 1 della sperimentazione ha dato "risultati
eccellenti sulla sicurezza in tutti e 12 i pazienti a due anni
dall'intervento", ha detto Viviane Tabar, del Memorial Sloan
Kettering Cancer Institute di New York che con Lorenz Studer e
l'azienda BlueRocks Therapeutics conduce la sperimentazione
clinica americana.
Soddisfatto anche Roger Barker, dell'Università britannica
di Cambridge, che conduce la sperimentazione europea su 8
pazienti chiamata Stem-Pd con il gruppo di Malin Parmar
dell'Università di Lund.
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