"A Napoli sarà un'altra partita.
Sappiamo che sarà dura; ogni squadra ha il suo Dna, noi dobbiamo
andare lì a giocarcela". Parole e musica di Marco Baroni che,
già dopo il successo in Coppa Italia per 3-1 contro gli azzurri
di Conte, aveva iniziato a gettare le base per costruire
un'altra impresa, stavolta ancora più complicata rispetto a
quella dell'Olimpico. La vittoria in coppa, infatti, ha
galvanizzato l'ambiente ma il tecnico è consapevole che, per
uscire indenni dal Maradona, servirà una prova da grande
squadra, oltre che la spinta di tutti. Intanto, però, è arrivata
quella dei tifosi che hanno atteso la squadra alla stazione
Termini prima della partenza per incoraggiarla proprio in vista
della trasferta a Napoli, cruciale per capire le reali ambizioni
di un gruppo che, contro le grandi, ha faticato a raccogliere
punti. Nelle sfide contro le big, infatti, i biancocelesti hanno
messo insieme due sconfitte - con Juventus e Fiorentina - e un
pari nel 2-2 dell'Olimpico con il Milan. Contro la squadra di
Conte, poi, c'è da sconfiggere anche la storia; nelle 68 gare di
Serie A a Napoli infatti, i biancocelesti hanno vinto solo 12
volte, l`ultima per 1-2 nel settembre 2023. Completano il dato
22 pareggi - risultato che manca dall'1-1 del novembre 2016 - e
34 sconfitte. Sono inoltre 70 i gol realizzati dai capitolini,
contro i 117 dei campani. Numeri che testimoniano come, per
uscire indenni dall'impianto partenopeo, servirà una vera e
propria impresa. E se a rendere ancora più complicata la
trasferta ci si mettono le assenze di Rovella, squalificato, e
Vecino ancora alle prese con le noie muscolari, Baroni può
sorridere per il recupero di Tavares e Dia, due delle pedine
fondamentali di questa Lazio che, ancora una volta, proverà a
sovvertire i pronostici per iniziare con il piede giusto un
filotto di partite - Napoli, Ajax, Inter, Lecce, Atalanta e Roma
- che diranno quali sono le reali ambizioni della stagione
biancoceleste.
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