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Commercialisti, costruzioni in calo del 4%, perdono 8 miliardi

Commercialisti, costruzioni in calo del 4%, perdono 8 miliardi

Analisi sul 2024 in base ai dati della fattura elettronica

ROMA, 15 novembre 2024, 13:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Stando ai primi dati 2024 sulla fatturazione elettronica "il fatturato nel settore costruzioni si preannuncia in calo: nei primi otto mesi dell'anno l'imponibile Iva delle costruzioni si è ridotto del 3,7% rispetto a un anno prima", e "anche i dati congiunturali Istat relativi alla produzione nel settore registrano un -4,6% per i primi 8 mesi dell'anno". Ad indicarlo l'Osservatorio sui bilanci delle società di capitali del settore costruzioni: anticipazioni bilanci 2023 e dati definitivi bilanci 2022" della Fondazione nazionale dei commercialisti, secondo cui "per l'intero 2024, si prevede, dunque, un calo del 4% per il fatturato delle società di capitali operanti in questo ambito: in valore assoluto si tratterebbe di una perdita di circa 8 miliardi di euro".
    Per i professionisti, "dopo il calo, comunque contenuto, subito nel 2020 a causa della pandemia, il fatturato delle società del settore costruzioni ha registrato un netto rimbalzo nel 2021 (+33,4%), seguito da incrementi annuali più contenuti, ma, comunque, significativi nel 2022 (+24,6%) e nel 2023 (+21,9%)", e "il rallentamento nel 2023 - spiegano i commercialisti - è certamente fisiologico ma è anche dovuto, verosimilmente, alle restrizioni al Superbonus rispetto all'anno precedente".
    Più "preoccupanti", per i commercialisti, le previsioni relative al 2025 che "scontano un rallentamento degli investimenti in costruzioni dovuto ad una serie di fattori congiunturali avversi, tra i quali, oltre al progressivo ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni, l'aumento dei costi di finanziamento, che permangono elevati nonostante il cambio di direzione della politica monetaria europea, e le restrizioni al credito. Una nuova ripresa, invece, è prevista nel corso del 2026, grazie soprattutto agli effetti espansivi di alcuni programmi del Pnrr che impattano sul comparto edilizio", si precisa, infine.
   
   

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