"La Francia rispetterà gli obblighi internazionali", ma per quanto riguarda il mandato d'arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu, ci sono delle "immunità" previste dal diritto internazionale riguardo "gli stati che non fanno parte della Corte Penale Internazionale": è quanto comunicato stamattina dal portavoce del ministero degli Esteri a Parigi aggiungendo che "continueremo a lavorare con il premier e le autorità israeliane"
"La Francia - ha comunicato il portavoce del Quai d'Orsay - rispetterà i suoi obblighi internazionali, restando inteso che lo Statuto di Roma esige piena cooperazione con la Cpi e prevede anche che uno stato non possa essere costretto ad agire in modo incompatibile con i suoi obblighi in base al diritto internazionale per quanto riguarda le immunità degli stati che non fanno parte della Cpi".
"Tali immunità - continua - si applicano al primo ministro Netanyahu e agli altri ministri coinvolti e dovranno essere prese in considerazione se la Cpi dovesse chiederci il loro arresto e la loro consegna". "In conformità con la storica amicizia che lega la Francia ad Israele - fa sapere ancora il Quai d'Orsay - due democrazie legate allo stato di diritto e al rispetto di una giustizia professionale e indipendente, la Francia intende continuare a lavorare in stretta collaborazione con il primo ministro Netanyahu e con le altre autorità israeliane per giungere alla pace e alla sicurezza per tutti in Medio Oriente".
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