Le Borse europee restano deboli ma
si riavvicinano alla parità dopo la doccia fredda degli indici
pmi di novembre, sotto le attese nelle principali economie
dell'eurozona e particolarmente deludenti soprattutto per quanto
riguarda i servizi. Francoforte cede lo 0,1%, Parigi lo 0,2% e
Milano lo 0,5% mentre Londra si muove in controtendenza (+0,7%)
e a Wall Street i future sono negativi.
L'euro sconta la debolezza dell'economia continentale e cede
lo 0,5%, a sul dollaro, a 1,042, ai minimi da novembre 2022,
mentre i bond corrono in scia alle scommesse per un taglio di 50
punti base da parte della Bce, con il mercato che attribuisce
allo scenario un 50% di possibilità di materializzarsi.
Intanto il Bitcoin frena la sua corsa (+0,5%) e torna sotto i
99 mila dollari, a 98.500, mentre le tensioni geopolitiche fanno
schizzare l'oro (+1,4%) sopra i 2.700 dollari l'oncia e
mantengono il petrolio Wti sopra i 70 dollari al barile.
Sul Vecchio Continente soffrono le banche, penalizzate dai
timori di un rallentamento dell'attività economica e
dall'annuncio di una tassa sugli extraprofitti in Spagna. A
Piazza Affari Unicredit (-2,8%), Mps (-2,8%), Popolare di
Sondrio (-2,5%), Intesa (-2,4%) e Bpm (-2,4%) sono le maglie
nere del listino.
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