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'Guerra e Pace' al Biondo di Palermo con la regia di Fusco

'Guerra e Pace' al Biondo di Palermo con la regia di Fusco

La prima nazionale il 25 ottobre, Pamela Villoresi protagonista

PALERMO, 22 ottobre 2024, 15:41

Redazione ANSA

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Debutta in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo, il 25 ottobre, lo spettacolo Guerra e pace tratto dal romanzo di Lev Tolstoj e diretto da Luca De Fusco che ha adattato il testo insieme a Gianni Garrera. Dopo il successo di Anna Karenina, i teatri stabili di Palermo e Catania, ai quali si aggiunge il contributo del Teatro Nazionale di Roma, uniscono le loro forze per realizzare l'ideale completamento di un dittico ispirato alla grande letteratura di Tolstoj.
    In scena, Pamela Villoresi nel ruolo di Annette, figura di raccordo delle diverse storie familiari e sociali che si intrecciano sullo sfondo delle guerre napoleoniche. Al suo fianco Federico Vanni, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Alessandra Pacifico Griffini, Raffaele Esposito, Francesco Biscione, Eleonora De Luca, Mersila Sokoli, Lucia Cammalleri.
    Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Ran Bagno, le creazioni video di Alessandro Papa e le coreografie di Monica Codena.
    Repliche fino al 3 novembre e poi una tournée anche Modica, Catania, Arezzo, Prato, Torino per concludersi a Roma.
    Il gioco di passaggi e continui cambi di fronte di Guerra e pace, l'alternarsi di proiezioni e apparizioni dal vivo, il forte contributo epico delle musiche si presentano come ideale seconda puntata di un dittico che indaga i grandi temi dell'umanità e che Tolstoj paragonava alle grandi creazioni omeriche. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto unisce la forza della storicità e la precisione drammaturgica.
    Mescolando personaggi storici e di fantasia, Tolstoj racconta l'epopea di alcune famiglie aristocratiche russe - i Rostov e i Bolkonskij, depositari dei valori autentici e genuini, intrecciate a quelle dei corrotti e dissoluti Kuràgin - dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812.
    "Detesto la parola attuale collegata al teatro - afferma Luca De Fusco - Il teatro non è una trasmissione televisiva. Il grande teatro e la grande letteratura non sono attuali, sono eterni. In questa messa in scena di Guerra e pace non si troveranno quindi immagini della guerra in Ucraina o in Medio Oriente. L'unica scelta di politica culturale è quella di soffermarsi sulla cultura russa per non creare assurdi ostracismi alla straordinaria storia di un popolo che nulla ha a che fare con la politica, a mio avviso esecrabile, di un governo".
   

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