Una coproduzione italo-marocchina tra
Fondation Ténor pour la Culture e il Cidim, il Comitato
Nazionale Italiano Musica, per interpretare il Requiem di
Giuseppe Verdi: quattro solisti italiani accompagnati
dall'Orchestra Filarmonica del Marocco e dal Coro Filarmonico
del Marocco. La prima esibizione è prevista stasera al Palais
des Arts et de la Culture di Tangeri, gli altri tre appuntamenti
sono in calendario domani 10 dicembre al Théâtre Mohammed V a
Rabat e il 12 e 13 al Théâtre Mohammed VI a Casablanca.
Sul palcoscenico saliranno quattro straordinari solisti
Annarita Taliento soprano, Giorgia Gazzola mezzosoprano, Danilo
Formaggia tenore, Carlo Agostini basso. Con loro il Coro San
Gregorio Magno di Trecate guidato dal Direttore e Maestro del
coro Mauro Trombetta, e i musicisti Sonia Formenti, flauto Paolo
Casiraghi, clarinetto Fabrizio Mezzari, tromba Gianluca
Tassinari, oboe Alice Scacchetti, fagotto Corrado Barbieri,
fagotto.
Gli eventi sono organizzati grazie ad una sinergia fra
Ambasciata d'Italia presso il Regno del Marocco, l'Istituto
Italiano di Cultura di Rabat, la Fondation Ténor pour la Culture
di Casablanca e il Cidim Comitato Nazionale Italiano Musica che
opera all'estero con il progetto Suono Italiano, realizzato con
il sostegno del Ministero della Cultura - Direzione Generale
Spettacolo.
"Un evento eccezionale che vede lavorare fianco a fianco e per
la prima volta alcuni giovani e già affermati artisti italiani e
l'Orchestra Filarmonica e il Coro Filarmonico del Marocco. Una
coproduzione che abbiamo fortemente voluto per rendere ancora
più solido il legame con la cultura marocchina", spiega il
Presidente di Aiam, Associazione Italiana Attività Musicali e
Vicepresidente del Cidim, Francescantonio Pollice.
"La collaborazione proficua con il Cidim, che tra la fine del
2023 e l'inizio di quest'anno ha permesso di organizzare qui in
Marocco eventi musicali di altissimo livello con il plauso del
pubblico e della critica, si rafforza con questa rassegna di
quattro concerti dedicati al grande compositore italiano
Giuseppe Verdi. Per noi che viviamo in queste bellissime città
ogni giorno è importante dare spazio e voce alle eccellenze
culturali del nostro Paese e amalgamarle abilmente con la
cultura e le straordinarie potenzialità artistiche locali.
L'integrazione si raggiunge mediante la reciproca conoscenza e
convivenza, ma soprattutto con la possibilità di operare insieme
per creare un prodotto, in questo caso un evento musicale, con
forza ed energia fuori dal comune", conclude Carmela Callea,
Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Rabat.
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