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Torna il Maxxi Bvlgari Prize per l'arte italiana

Torna il Maxxi Bvlgari Prize per l'arte italiana

Finalisti in mostra, il vincitore annunciato il 17 gennaio

ROMA, 24 ottobre 2024, 15:10

Redazione ANSA

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Assenzahah Essenzahah di Riccardo Benassi (Cremona, 1982), con Lunatico e Solange, i due cani robotici che all'interno del montacarichi del museo eseguono vere coreografie aprendo prospettive inedite sull'impatto delle nuove tecnologie sui nostri spazi domestici, emozionali e corporei. E poi la memoria personale e collettiva di Juroom ñaar di Binta Diaw (Milano, 1995) con sette colonne di carbone per le sette donne del villaggio senegalese di Nder che preferiono morire dandosi fuoco che finire in mano ai Mori nel 1819. E Theology of Collapse (The Myth of Past) I-X di Monia Ben Hamouda (Milano, 1991), con dieci pannelli di ferro intagliati a laser e motivi ispirati alla calligrafia islamica, in un effetto di collasso che rievoca la fragilità delle identità contemporanee.
    Sono le tre opere finaliste della 4/a edizione del Maxxi Bvlgari Prize, il progetto che unisce il museo e la maison d'alta gioielleria, insieme per sostenere e promuovere i giovani artisti in Italia e nel mondo. A cura di Giulia Ferracci e tutte site specific, le opere sono nella sala Gian Ferrari del museo fino al 2 marzo e la vincitrice entrerà nella Collezione permanente.
    "Anche noi siamo artisti, creiamo pezzi unici d'artigianato - racconta l'Ad di Bvlgari, Jean-Christophe Babin -. E nel farlo da 140 anni ci lasciamo ispirare da Roma e dalla sua arte classica e barocca. Ci siamo detti che dovevamo partecipare anche al futuro dell'arte, dando il nostro contributo affinché questa città non sia solo un museo a cielo aperto, ma una città proiettata nel XX secolo". "Il premio - aggiunge il direttore artistico del Maxxi, Francesco Stocchi - è diventato punto riferimento per la giovane arte Italiana".
    Novità di questa edizione è il Maxxi Bvlgari Prize for Digital Art, che ha assegnato la menzione speciale per il miglior progetto digitale a Roberto Fassone. Il 17 gennaio 2025, data di annuncio del vincitore, l'artista presenterà nella hall del Museo il progetto And we thought (2021 - ongoing), produzione Sineglossa, sul rapporto tra autorialità e intelligenza artificiale.
   

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