/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ucciso in piazza: pm chiede 3 anni e 6 mesi per ex assessore

Ucciso in piazza: pm chiede 3 anni e 6 mesi per ex assessore

'Poteva non sparare, legittima difesa portata oltre ordinamento'

PAVIA, 23 ottobre 2024, 14:14

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre anni e sei mesi di reclusione perchè colpevole del reato contestatogli di eccesso colposo di legittima difesa per la morte di Youns El Bossettaoui, ucciso da un colpo sparato dalla sua pistola la sera del 20 luglio 2021 in piazza Meardi a Voghera. E' la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Roberto Valli nel processo in corso al Tribunale di Pavia contro Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla sicurezza della città oltrepadana.
    La vittima, un 39enne di origini marocchine alle prese con problemi psicologici e che viveva per strada, morì per l'emorragia provocata dal proiettile. Per il pm l'imputato "ha portato la legittima difesa oltre i confini per la quale è ammessa all'ordinamento". Nella sua requisitoria, durata quasi tre ore, Valli ha evidenziato il "gesto improvvido" di Adriatici di portare l'indice della mano destra sul grilletto della pistola.
    In pratica, secondo il pubblico ministero, l'ex assessore avrebbe avuto il diritto di difendersi dall'aggressione di Youns, ma non sparando: "Poteva difendersi con la mano sinistra, visto che gli era caduto il telefonino, chiedere aiuto ai passanti, sparare un colpo in aria a scopo intimidatorio, alla peggio inserire la sicura e usare l'arma come un oggetto contundente - ha sottolineato il pm -. Ma non è vero che aveva come unica scelta quella di sparare. Youns era a mani nude, e Adriatici rischiava non più di un livido, un occhio nero o il naso rotto. Adriatici ha agito in uno stato di turbamento che non gli ha fatto percepire l'entità del pericolo, ma poteva difendersi in modo meno cruento e spropositato".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza