"Il criterio è ripartire sempre
dall'umanità sotto lo sguardo di Gesù Cristo con il coraggio di
non anteporre né leggi né interessi alla dignità e alla
salvaguardia dell'uomo. La Pasqua scuota il cuore di coloro che
hanno in mano le sorti dell'ambiente, della salute e del lavoro,
perché Pasqua non è rassegnazione al Crocifisso ma inizio di una
vita nuova". Lo ha detto l'arcivescovo di Taranto Ciro Miniero
nell'omelia della messa di precetto pasquale celebrata questa
mattina, con Padre Nicola Preziuso, cappellano volontario di
fabbrica, all'interno dello stabilimento siderurgico ex Ilva di
Taranto alla presenza dei dipendenti e delle loro famiglie.
Hanno partecipato anche i dirigenti dell'acciaieria, i
commissari di Acciaierie d'Italia in As Giancarlo Quaranta e
Davide Tabarelli, il prefetto di Taranto Paola Dessì, il vice
sindaco Gianni Azzaro, il consigliere regionale Renato Perrini
(Fdi), il consigliere del presidente della regione Puglia per
l'attuazione del piano Taranto Mino Borraccino.
Alcuni operai hanno donato al vescovo il loro caschetto da
lavoro. Il commissario straordinario Quaranta ha letto un
messaggio del ministro delle imprese e made in Italy Adolfo
Urso, per il quale 'il governo è profondamente impegnato sulla
vostra vicenda, consapevole di quanto Taranto sia vitale per
l'Italia'.
Celebrare qui "in fabbrica - ha detto Miniero ricordando il
precedente di Papa Paolo VI durante la messa di Natale nel
siderurgico del 1968 - è un segno particolarmente audace della
Chiesa. Oggi non è né retorico e né scontato riaffermare che
prima di tutto viene la persona. La persona è fatta di salute,
di benessere, di futuro e di relazioni sane". Con quale
"coscienza - si è chiesto l'arcivescovo - mai potremmo dire che
qui stiamo bene? Il crogiolo di problemi derivanti da questo
luogo arde molto di più degli altiforni".
Il commissario Tabarelli, intervenuto a margine della cerimonia,
ha detto che "lo stabilimento siderurgico di Taranto è il più
pulito al mondo, la strada resta quella decarbonizzazione
compatibilmente con gli obiettivi industriali. Tutti vorremmo
poco carbonio e più idrogeno, il problema è trovarlo".
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