A pochi giorni dalla Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza sulle Donne, che si celebra il 25 novembre, la Regione Marche "ha stanziato 400 mila euro di risorse proprie per le iniziative rivolte alla prevenzione della violenza di genere": "vanno ad integrare - spiega l'amministrazione regionale - i 1.229.276 euro di risorse statali che ci sono state assegnate.
244.157 euro destinati alle
azioni di rete finalizzate all'attuazione del piano nazionale e
alla programmazione territoriale; 155.843 euro per il sostegno
delle 9 case rifugio; 40mila euro finanziano il progetto
sperimentale che prevede che le amministrazioni competenti
abbiano soluzioni abitative per favorire l'allontanamento
d'urgenza del maltrattante dalla famiglia, come previsto dal
Codice rosso".
"Il più recente - ricorda il vice presidente della Regione Fe
assessore a Sanità e Politiche sociali Filippo Saltamartini - è
stato il femminicidio di Rita Talamelli, 66 anni, a Fano:
arrestato per omicidio volontario il marito 70enne.
Prima di
lei: Concetta Marruocco, 53 anni, uccisa dal marito dal quale si
stava separando a Cerreto d'Esi il 14 ottobre 2023. C'è poi
Marina Luzi: appena 40enne è stata raggiunta da un colpo di
pistola sparato dal cognato lasciando una bimba di appena 3 anni
il 25 luglio a Fossombrone. Infine Giuseppina Traini, l'85enne
assassinata a coltellate il 25 febbraio a Capodarco di Fermo
dal marito 87enne. Sono già 4 le donne decedute quest'anno per
mano di uomini a cui erano legate. Furono tre nel 2022, nel 2021
si era registrato un solo femminicidio, nel 2020 (anno
dell'isolamento pandemico) 4".
Le Marche sono state "tra le prime a dotarsi di una legge
contro la violenza di genere, la n. 32 del 2008. Purtroppo i
dati evidenziano un peggioramento nelle condizioni femminili".
Nella nostra regione ci sono cinque centri antiviolenza, uno per
provincia, e 16 sportelli decentrati. Nel 2022 si sono rivolte
ai Cav 705 donne, 42 in più rispetto al 2021. Ci sono inoltre
otto Case Rifuglio, per un totale di 66 posti letto. Nel 2022
sono state 143 le donne accolte (di cui 137 uscite nel corso
dell'anno), erano 107 nel 2021 e 85 nel 2020". L'identikit della
donna che si rivolge al Cav, sottolinea la Regione, "conferma il
trend degli anni scorsi: nel 71% dei casi si tratta di donne
italiane, che nel 75% dei casi hanno una età compresa tra i 30 e
i 59 anni, la maggior parte è coniugata o unita civilmente
(40,3%), spesso ha una occupazione stabile (36,3%), più della
metà viva insieme ai figli minorenni (51,9%),il 42,4%, viveva
con il marito o con il partner".
Rispetto al tipo di violenza subita, prevale la psicologica
(88,8%), segue la fisica (69,1%), le minacce (68,2%), economica
(48,1%), sessuale ( 23,1%) stalking o cyberstalking (22,3%). Le
modalità di richiesta di aiuto sono: parenti, amici e conoscenti
(71,9%), forze dell'ordine (42,9%), contatti con avvocato/a
(26,1%), servizi sociali territoriali (21,7%)". L'autore della
violenza "è principalmente il coniuge (37,3%) di nazionalità
italiana (70,5%) con un'età compresa tra 40 e 59 anni (29,7%)
con un'occupazione stabile (52,9%). Per la maggior parte dei
casi non presenta particolari situazioni problematiche né dal
punto di vista economico, né della salute".
Nelle Marche, fa sapere la Regione, "sono state presentate
154 domande all'Inps per il Reddito di libertà (contributo
economico, stabilito in un massimo di 400 euro mensili pro
capite, concesso per massimo 12 mesi), e ne sono state accolte
60 (39%) per un fondo complessivo erogato di 292.800 euro (tutte
le risorse a disposizione). Le persone assistite dai Consultori
nel 2022 per casi di abuso e maltrattamento sono 806, nell'anno
precedente erano state 744( + 9,2%). Dall'analisi degli accessi
in Pronto Soccorso emerge che le donne che hanno avuto
l'indicazione di almeno una diagnosi di violenza nel 2022 sono
state 208, di cui 10 minorenni, con un lieve aumento dei casi
rispetto al 2021".
"Si sono inoltre rivolti al Cuav Marche- Centro per uomini
autori di violenza e ai sui sportelli decentrati - 98 soggetti,
di cui il 90% si sono presentati su disposizioni dei tribunali o
delle forze dell'ordine mentre, il 10% in maniera spontanea o su
consiglio del terapeuta, dell'avvocato o dei familiari. Il
centro è stato inaugurato proprio un anno fa". "Ci sentiamo
impegnati a fare sempre di più per supportare le donne vittime
di violenza, - conclude Saltamartini - cercando di capire quali
sono le esigenze reali di una donna che ha subito violenze e
maltrattamenti per accompagnarla in un percorso personalizzato
di recupero e di ritorno alla vita vera" conclude Saltamartini".
Nelle giornate che precedono e seguono la Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
le Aziende Sanitarie marchigiane, hanno organizzato screening,
convegni, sportelli di ascolto e linee telefoniche dedicate,
consulenze psicologiche e distribuzione di materiale informativo
per offrire un servizio utile a tutte le donne e sensibilizzarle
ai diversi tipi di violenza esistenti.
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