Dalla magia di Harry Potter con la febbre da collezionismo raccontata da Massimo Battista, alla magia più "vera" della natura e degli uomini che la abitano descritta dallo scrittore e giornalista Maurizio Bait, fino alle storie cresciute e dipanatesi lungo il confine con la ex Jugoslavia illustrate da Toni Capuozzo, anche lui scrittore e giornalista. Un percorso che ha fatto tappa in una lunga intervista anche personale con l'ex annunciatrice e conduttrice televisiva Maria Giovanna Elmi, nell'incontro con l'artista artigiano Ennio Veluscek e la presentazione del magazine turistico IES. E' la rassegna letteraria di due giorni 'Camporosso racconta', a Camporosso di Tarvisio, meta turistica presa d'assalto gli ultimi giorni delle feste natalizie, promossa dal Consorzio agrario Vicinia e curata da Emily Menguzzato e Ilaria Romanzin.
Se Massimo Battista ha raccontato tanti aneddoti del collezionismo legato alle pubblicazioni (e non solo) di Harry Potter, con copie che hanno superato le cinquemila sterline di valore, Maurizio Bait ha descritto le "Alpi d'Oriente" (Ediciclo) il suo ultimo libro che attraversa sincronicamente e diacronicamente quest'ampia area che si estende dal Jof Fuart alla Valsaisera, dal Montasio a Tarvisio, "un'area dove c'è la maggior varietà faunistica d'Europa". In una sorta di Spoon river di montagna, il libro narra del coraggio e della forza quasi sovrumana dei primi alpinisti, figure mitologiche che vivevano come stambecchi, in montagna, da soli anche per anni.
Al di qua e al di là del confine - Gorizia e Nova Gorica, capitalismo e socialismo, cortina di ferro e linea di demarcazione tra mondo occidentale ed Est - Toni Capuozzo ha raccolto passando soprattutto per i cimiteri, storie che ha ordinato in un volume di recente pubblicazione, "Vite di confine" (ed. Biblioteca dell'immagine), presentato insieme con il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Fvg Cristiano Degano.
"Attraverso epitaffi cerchiamo di raccontare persone dove nomi e gradi si confondono senza confini". Dunque un aviatore morto giovanissimo a bordo di un veicolo da lui costruito, il ferroviere prima vittima della prima Guerra mondiale, morto il 24 maggio 1915, e l'ultima vittima, un cavalleggero di 21 anni, romano, ucciso cinque minuti prima che venisse decretata la pace. E poi, ancora un personaggio mitologico: Peter Pan, soldato di origine ungherese, a 17 anni chiamato alle armi, mandato in Bosnia e caduto prematuramente. I campi di concentramento allestiti dalle forze italiane, come a Gonars (Udine) dove furono rinchiuse fino a seimila persone, di cui almeno 500 rimasero vittime delle cattivissime condizioni di vita; tra questi c'erano molti bambini.
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