È febbre da Ponte per il 25 aprile
con una previsione di 5,2 milioni di presenze nelle strutture
ricettive italiane che certifica la buona salute del turismo
italiano e soprattutto il trionfo delle città d'arte del
Belpaese, sempre più apprezzate con un tasso medio di
saturazione vicino al 90%. Emerge dall'indagine realizzata per
il Ponte del 25 aprile da Cst Centro studi turistici per
Assoturismo Confesercenti.
Dopo un aumento del movimento dei vacanzieri nel periodo
pasquale di oltre il 7% rispetto allo scorso anno, tra le
imprese del turismo c'è ottimismo anche per il ponte del 25
aprile. Le strutture ricettive hanno registrato un buon
dinamismo della domanda con il tasso di saturazione che supera
di 8 punti quello raggiunto nel 2019.
In base ai risultati del monitoraggio, nel ponte tra il 22 e il
25 aprile si registrerà un notevole movimento di turisti che si
dirigeranno prevalentemente verso le città e i centri d'arte,
con l'89% di camere occupate. Un trend positivo è atteso anche
per le altre tipologie di prodotti, ma con andamenti
differenziati. In particolare, le località marine registrano
saturazione media del 72% dell'offerta disponibile, le località
dei laghi e di montagna si attestano rispettivamente al 68% e al
67% di occupazione. Invece, per le località rurali/collina il
tasso rilevato sale al 77% e per le aree del termale al 76%. Nel
complesso risultano prenotate in media 3 camere su 4.
In cima alle preferenze per il ponte il Centro Italia, con
Umbria e Lazio che segnano percentuali di saturazione delle
camere disponibili vicine al 90%. Seguono Liguria (83%), Toscana
(81%) e Veneto (80%). A seguire Lombardia e Piemonte con il 77%,
Emilia Romagna con il 75%, Lombardia, Marche e Basilicata con il
74%. Chiudono la classifica delle regioni la Calabria (54%) e il
Molise (52%).
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