Personale, volato e passaporti. Sono
i tre problemi che, assieme agli ingenti danni dovuti al blocco
forzato della pandemia per cui ancora si attende buona parte dei
ristori preventivati, attanagliano il turismo organizzato. Li
ricorda Franco Gattinoni, fondatore e presidente dell'omonimo
gruppo che festeggia i 40 anni di attività a Milano, ma che non
dimentica il suo ruolo di presidente di Fto (Federazione Turismo
Organizzato) alla guida del quale è stato confermato a inizio
mese per altri 4 anni.
"Parliamo tanto di rilancio del turismo - dice - ma spesso ci
fermiamo alle chiacchiere senza occuparci dei problemi reali. Il
primo problema è il personale. Dico con orgoglio che noi, come
Gattinoni, con grande sforzo siamo riusciti a non licenziare
nessuno. Anzi ora abbiamo assunto 81 persone di cui 60 giovani
da formare e da far crescere. Per questo stiamo collaborando con
le università ma anche con gli istituti. Ma non tutte le aziende
ce l'hanno fatta e i lavoratori hanno dovuto trovare altri
impieghi per vivere con una grandissima perdita di risorse e
competenze. Inoltre considerate che un lavoratore base, appena
assunto, che da noi prende mille e cento euro, all'azienda ne
costa tra i 45 mila e i 48 mila. Non è possibile: le aziende non
possono sopportare questo costo di personale ma i dipendenti
devono avere uno stipendio dignitoso e devono essere assunti".
Il secondo tasto dolente secondo Gattinoni riguarda gli
aerei. "Il problema enorme - dice sconsolato - è il volato. Lo
abbiamo lasciato in mano alle low cost, siamo stati dei pazzi.
Oggi io ho mille persone da spostare in Sicilia. Circa 300 euro
mi sembra un prezzo abbastanza equo, visto che sono molti, e non
trovo niente a meno di 500 con WizzAir e RyanAir. Addirittura
abbiamo compagnie low cost che non vogliono trattare con le
agenzie quando la maggior parte dei loro biglietti è con noi.
Bisogna che intervengano non solo il ministro del Turismo, ma
anche quello dei Trasporti. Nel mondo il turismo è già la prima
attività, potrebbe esserlo anche in Italia ma come si fa in
questo modo?".
Infine la burocrazia, dai passaporti ai visti. "E' un
problema - conclude Gattinoni - che va risolto subito, non
possiamo più aspettare".
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