/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperta una molecola che rallenta la retinite pigmentosa

Scoperta una molecola che rallenta la retinite pigmentosa

Ricerca condotta da team di scienziati di Siena e Pisa

PISA, 12 novembre 2024, 12:57

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si chiama Repistat ed è una nuova molecola capace di rallentare la progressione della retinite pigmentosa, una rara patologia genetica che può portare nel tempo alla totale cecità. La scoperta arriva da uno studio, che si è guadagnato la copertina del Journal of Medicinal Chemistry.
    A progettare e sintetizzare la molecola è stato un gruppo di ricerca di chimica farmaceutica dell'università di Siena in collaborazione, per le prove biologiche, con il dipartimento di Farmacia dell'ateneo pisano, e con l'Istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa, la University College di Londra e l'Università di Ferrara. Lo rende noto l'università di Pisa.
    La sperimentazione, spiega una nota, "è stata condotta in vitro e su modelli animali e la speranza è che in futuro Repistat possa essere alla base della formulazione di un nuovo farmaco, magari un collirio, capace di ritardare l'evoluzione della malattia".
    Secondo Ilaria Piano, docente del dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, "la molecola che abbiamo sviluppato è in grado di agire come modulatore epigenetico e attraverso questo meccanismo interviene proprio sui processi infiammatori, ossidativi o l'apoptosi, cioè il meccanismo che regola la morte programmata delle cellule, aprendo un'opportunità per trattare su larga scala i pazienti, indipendentemente dalla mutazione genica".
    La ricerca è frutto di Repistop, progetto di ricerca di interesse nazionale del 2022 finanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca (Mur).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza