"La legge di Bilancio regionale ha
destinato un milione di euro per allargare ad altri 3.000
neonati l'esame del genoma e il rilascio della carta d'identità
genetica. Con i 3.000 già finanziati, il progetto di ricerca
riguarderà 6.000 bambini, nella speranza di poterlo estendere a
tutti". Lo dichiarano il consigliere e commissario regionale di
Azione Fabiano Amati, e i consiglieri regionali Sergio Clemente
e Ruggiero Mennea, capogruppo. "Il progetto Genoma Puglia -
ricordano - riguarda l'analisi di 407 geni nella fase neonatale,
per analizzare l'esposizione a 450 condizioni di malattie. La
selezione limitata dei geni, piuttosto che l'esame dell'intero
genoma, riguarda una scelta a contenuto etico, poiché per le
condizioni di malattie diverse dalle 450 selezionate non si
dispone ancora di terapie adeguate, per cui l'eventuale
conoscenza del rischio sarebbe obiettivamente fonte di dilemmi
etici, soprattutto se l'attività è finanziata con fondi pubblici
e realizzata in strutture pubbliche". Il programma di ricerca
Genoma-Puglia, spiegano da Azione, "è l'unico programma italiano
interamente finanziato con fondi pubblici e allo stato si
contano sulle dita di una sola mano programmi simili nel mondo.
Il progetto sarà eseguito dal laboratorio di Genetica medica
dell'ospedale Di Venere di Bari, diretto da Mattia Gentile, in
collaborazione con i punti nascita pugliesi".
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