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ExpoRdh, l'odontoiatria sociale è una Cenerentola

ExpoRdh, l'odontoiatria sociale è una Cenerentola

"Dovrebbe assistere il 70% che no va dal dentista"

TORINO, 16 settembre 2024, 13:06

Redazione ANSA

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L'odontoiatria sociale, azioni e servizi a beneficio di fasce della popolazione particolari per rispondere a bisogni di salute, è stata al centro della conferenza di ExpoRdh, l'esposizione biennale di riferimento del settore dentale che si è chiusa ieri a Torino.
    "L'odontoiatria sociale è una Cenerentola, perché proprio i bisogni di salute orale delle popolazioni con maggiore disagio sono quelle che trovano minori risposte - sottolinea Alice Alberta Cittone, ideatrice dell'Expo -. Con la conseguenza di generare costi a valanga viste le conseguenze a breve e lungo termine di una salute orale trascurata oltre al disagio e all'ulteriore discriminazione che si aggiunge al disagio di coloro che non possono godere di cure adeguate".
    In Italia, secondo quanto viene riferito, "solo il 39% della popolazione si rivolge a un dentista e un numero ancora più basso a un igienista dentale. Queste percentuali scendono drasticamente in contesti vulnerabili, come case famiglia e carceri, dove sono inferiori al 20%. Tra i rifugiati politici, l'accesso è stimato essere intorno al 10%".
    "L'obiettivo primario è promuovere un cambiamento sostanziale nel panorama della salute orale e pubblica in Italia, stimolando anche i professionisti a cogliere il ruolo sociale che possono avere al di fuori degli studi dentistici privati, come membri attivi con ruolo di aiuto per la società ed il suo futuro - interviene Riccardo Sangermano, co ideatore dell'Expo-. Le cure odontoiatriche erogate dal sistema pubblico sono al 5%.
    L'odontoiatria pubblica dovrebbe aumentare questo valore non per competere con l'odontoiatria privata, che già assiste un 30% della popolazione, ma per assistere quel 70% della popolazione che dal dentista non riesce ad andare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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