L'Asl Vco, con una deliberazione
del direttore generale, ha approvato i progetti di
prefattibilità redatti in collaborazione con il Politecnico di
Torino, dando avvio alla procedura formale per la
ristrutturazione degli ospedali Castelli di Verbania e San
Biagio di Domodossola. L'importo totale degli interventi è
quantificato in 200 milioni di euro, di cui il 95% in carico
allo Stato e il 5% in carico alla Regione.
Per entrambi gli ospedali si ipotizza l'avvio dei lavori nel
settembre del 2025: nel cronoprogramma si parla del settembre
2031 (per Domodossola) e dell'ottobre 2033 (per Verbania) come
fine lavori. Il nuovo Castelli avrà complessivamente 218 posti
letto, il San Biagio 204. Entrambi gli ospedali occuperanno una
superfice poco inferiore ai 30mila metri quadrati.
"Come Regione Piemonte adotteremo in tempi brevi i
provvedimenti per giungere alla stipula dell'accordo di
programma con il ministero della Salute - dichiara l'assessore
regionale alla Sanità, Federico Riboldi - così sarà possibile
pubblicare il bando per la progettazione di fattibilità tecnico
economica per il rifacimento dei due ospedali e successivamente
avviare la procedura di selezione
del soggetto attuatore dell'esecuzione dei lavori. Tutto ciò
corrisponde alla scelta della Regione di riqualificare i due
presidi ospedalieri in un territorio con specificità montana che
deve garantire l'assistenza sanitaria di emergenza e per acuti
di prossimità". "Mi ritengo soddisfatto per l'avvio formale
delle procedure per riqualificare totalmente i due presidi
ospedalieri, come da impegni presi già nella scorsa legislatura,
per tutelare la presenza dei servizi sanitari di cura ed
emergenza sul territorio provinciale" aggiunge il
sottosegretario alla presidenza della Regione, Alberto Preioni.
Il direttore generale dell'Asl Chiara Serpieri, in una nota,
conferma l'impegno dell'azienda sanitaria a procedere con gli
atti previsti non appena sarà sottoscritto l'accordo di
programma e sottolinea l'importante lavoro svolto per la
predisposizione della progettazione, anche grazie al supporto
del Politecnico di
Torino, che consentirà di intervenire su strutture ormai datate
con l'obiettivo di migliorare l'aspetto alberghiero e
l'efficientamento dell'attività sanitaria.
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