In termini di spesa pro-capite
l'intramoenia nel 2022 vale 20 euro per ogni cittadino residente
in Italia, ma la situazione è estremamente variegata sul
territorio nazionale con forti discrepanze tra Nord e Sud del
Paese, sia in termini di valore di spesa pro-capite sia in
termini di variazione rispetto all'analogo dato riferito
all'anno precedente. Si apprende da 'Quotidianosanità.it' che ha
analizzato i dati contenuti nella Relazione al Parlamento del
ministero della Salute. In particolare nel 2022, i picchi
maggiori si registrano in Emilia-Romagna (34,8 euro/anno), Valle
d'Aosta (32,2 euro/anno), Piemonte (29,9 euro /anno) e Toscana
(28,6 euro/anno), mentre la spesa pro-capite per prestazioni in
'Alpi' (attività libero-professionale intramuraria) è minima in
Molise (4,4 euro/anno), in Calabria (5,5 euro/anno) e nella
Provincia autonoma di Bolzano (6,5 euro/anno), ed in generale
significativamente inferiore alla media nazionale nelle Regioni
meridionali. La quota di medici che esercita la libera
professione esclusivamente all'interno degli spazi aziendali è
progressivamente ed ulteriormente cresciuta negli ultimi anni
(da 76% del 2014 a 83,1% del 2022) e, di contro, la percentuale
di intramoenia esercitata 'esclusivamente' o 'anche' al di fuori
dalle mura è passata dal 24% (somma di 'Alpi solo esterno' e
'Alpi interno ed esterno') al 16,9% nel 2022. Al 31 dicembre
2022 le percentuali maggiori di attività intramoenia svolta
'esclusivamente all'esterno' si registrano in Campania (31% su
totale Alpi), Lazio (24%), Basilicata (24%), Piemonte (22%),
Umbria (17%), Calabria (13%) e Sardegna (11%), mentre l'Alpi
esercitata al di fuori delle mura è pressoché assente o nulla in
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Toscana, Veneto
e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.
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