È stata formalmente avviata a
San Salvo (Chieti) l'attività della Centrale Operativa
Territoriale ed è stato contestualmente presentato il piano di
azioni per il potenziamento dei servizi nelle Aree interne,
presenti gli operatori sanitari, l'assessore alla Salute della
Regione Abruzzo Nicoletta Verì, il direttore generale della Asl
Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael, che ha parlato di "una
questione di riequilibrio, di rimettere in pari la condizione
assistenziale di un territorio più sofferente di altri", la
sindaca di San Salvo Emanuela De Nicolis e i sindaci dei Comuni
dell'Alto Vastese, i rappresentanti delle aziende Metamer,
Generale Prefabbricati e Wood House che hanno donato gli arredi.
Quella di San Salvo è una delle quattro Cot previste in
provincia di Chieti nell'ambito del progetto di assistenza
territoriale finanziato con fondi Pnrr, obiettivo la presa in
carico dell'utente al quale garantire continuità dell'assistenza
semplificando il raccordo tra reparti ospedalieri, centri di
riabilitazione, Rsa, ospedale di comunità. La Centrale
operativa viene attivata non dal paziente ma dagli stessi luoghi
di cura, e assicura la transizione da ospedale e Pronto Soccorso
verso il territorio così come il percorso inverso, e tra diverse
strutture territoriali. Quanto alle azioni intraprese per
contrastare la carenza di medici di medicina generale nell'Alto
Vastese,le prime hanno portato all'apertura di due ambulatori
infermieristici a Castiglione Messer Marino e Roccaspinalveti, a
cui a breve seguirà Carunchio. Inoltre nei Comuni rimasti senza
medico è stata adottata la formula degli ambulatori sperimentali
di assistenza temporanea, dove i medici presenti nel territorio
faranno un orario aggiuntivo, oltre quello assicurato nei propri
studi, a cominciare da San Buono, Torrebruna e Carunchio, per
poi aprire anche a Palmoli, Tufillo, Carpineto Sinello e
Dogliola. "Condivido la volontà del Direttore a ristabilire
un'equità in territori sofferenti - ha commentato Verì -
rispetto ai quali la Regione ha recuperato svantaggi e tempi con
un'adeguata programmazione e con investimenti mirati che non
hanno precedenti. La medicina di prossimità non è uno slogan ma
un principio a cui crediamo fermamente, e che viene perseguito
con atti di indirizzo che poi le Asl traducono in azioni
concrete. La Cot va in questa direzione, così come le altre
strutture territoriali che si stanno realizzando, necessarie per
dare risposte adeguate ai pazienti e contrastare
l'inappropriatezza".
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