Multidisciplinarietà, chirurgia,
terapie innovative, preservazione della fertilità (impensabile
fino a pochi anni fa), accesso a protocolli di ricerca clinica
alle donne con diagnosi o sospetto diagnostico di tumore
ginecologico. Garantire tutto ciò è l'obiettivo del Centro di
ginecologia oncologica di Humanitas San Pio X, dedicato alla
diagnosi, al trattamento e al follow-up dei tumori ginecologici,
nato dall'integrazione delle competenze del team di Domenica
Lorusso, direttrice, e della squadra e Fabio Martinelli,
responsabile dell'unità operativa di Ginecologia oncologia
chirurgica.
L'accesso a cure innovative e terapie personalizzate
significa migliore prognosi e sopravvivenza anche con tumori in
stadio avanzato, e più alte percentuali di guarigione. Tumore
dell'utero, dell'endometrio, della cervice uterina, delle ovaie,
della vulva, della vagina, i tumori della placenta come la
malattia trofoblastica gestazionale, di lesioni pre-cancerose
come quelle Hpv correlate, e con familiarità oncologica, come
Brca e sindrome di Lynch: malattie "relativamente meno
frequenti, che possono però abbracciare tutte le fasce di età e
comparire in donne giovani e in età della menopausa", spiega
Lorusso, professore ordinario di Ginecologia e ostetricia di
Humanitas University e responsabile dell'unità operativa di
Ginecologia oncologica di Humanitas San Pio X. Patologie rare e
perciò più complesse da curare. Ricerca e diagnosi precoce,
continua Lorusso, sono la speranza per il futuro. "Grazie alla
prima migliorano le nostre capacità di affrontare queste
malattie calibrando le terapie disponibili sulla base delle
specificità di ogni donna, aumentando la sopravvivenza anche
grazie a nuovi farmaci. Con la diagnosi precoce possiamo
garantire interventi tempestivi".
La chirurgia personalizzata "spazia da quella radicale
multiorgano agli interventi con tecniche mini invasive
(laparoscopia, endoscopia, chirurgia robotica) e metodiche
innovative, allo scopo di minimizzare l'impatto sulla donna",
aggiunge Martinelli. "Quando indicata, la mini invasività della
terapia chirurgica permette la conservazione di tessuti e organi
sani, pur mantenendo un elevato grado di efficacia nella
rimozione della massa tumorale, rendendo gli interventi meno
dolorosi e il recupero più rapido".
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