È stato istituito uno speciale
Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, previsto
dalla legge di ratifica del Protocollo fra Italia e Albania per
il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria. Il
decreto del Ministero della salute, pubblicato in Gazzetta
ufficiale, prevede che l'Usmaf abbia due sedi: una a Roma e
l'altra al porto di Shengjin, lo scalo albanese dove è stato
allestito l'hotspot per le procedure di ingresso e prima
accoglienza dei migranti trasportati con navi italiane dal
Mediterraneo, e da trasferire poi nella struttura, - in via di
costruzione a Gjader - per il trattenimento per le procedure di
verifica dei requisiti di permanenza in Italia e di rimpatrio.
Questo ufficio speciale, si legge nel decreto firmato dal
ministro Orazio Schillaci, rientra tra le strutture complesse, e
opera presso la ex Direzione generale della prevenzione
sanitaria. Ha durata di cinque anni, come il Protocollo
Italia-Albania. L'Usmaf applica il regolamento sanitario
internazionale del 2005, osserva le norme sulla Libera pratica
sanitaria del 2001, ha compiti di profilassi internazionale e
sanità transfrontaliera, e fa attività di vigilanza sanitaria in
frontiera sui flussi migratori irregolari.
Come si ricorda nella premessa del decreto, il Ministero
della salute è autorizzato al reclutamento di 5 dirigenti
sanitari con il profilo di medico, di 4 funzionari sanitari e 2
amministrativi, con una spesa autorizzata di 694.366 euro per il
2024 e poco più di un milione all'anno dal 2025.
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