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IA e sanità, per esperti necessario quadro regolatorio etico

IA e sanità, per esperti necessario quadro regolatorio etico

Da 7 novembre a Venezia simposio globale per stilare linee guida

ROMA, 21 ottobre 2024, 17:44

Redazione ANSA

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Tracciare le linee guida per un utilizzo consapevole ed etico dell'intelligenza artificiale nel campo della salute globale in un contesto di carenza regolatoria. È questo l'obiettivo del simposio internazionale "Global health in the age of Ai. Charting a course for ethical implementation and societal benefit", che riunirà 45 esperti di etica e sanità da università e centri di ricerca in tutto il mondo presso la Fondazione Giorgio Cini, sull'Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, dal 7 al 9 novembre.
    L'IA può migliorare la previsione dell'insorgenza di una malattia, lo sviluppo di nuovi trattamenti farmacologici, la stesura delle lettere di dimissione, la sintesi delle ricerche mediche, il supporto clinico per la valutazione di innumerevoli parametri alla base delle decisioni terapeutiche. La sfida principale, spiega il presidente della Fondazione Cini Gianfelice Rocca, "è saper utilizzare tali strumenti mantenendo l'ineludibile capacità emotiva di sintesi tipica dell'intelligenza dell'uomo". Prepararsi adesso, quindi, "lavorando insieme per riportare questi meccanismi alla centralità umana".
    Sulla carta ciò potrebbe inaugurare una nuova era di assistenza medica, ma l'assenza di un quadro regolatorio etico solido e trasparente rischia di scoraggiare ricerca e sviluppo dell'IA.
    La sua mancata implementazione, oltre all'impatto economico, penalizza tutti i cittadini.
    Gli esperti identificano tre categorie di ostacoli: tecnici, ovvero legati ad accesso, qualità e disponibilità di dati e infrastrutture; legali, per quanto riguarda il rischio di discriminazione e accesso alle cure e la necessità di garantire alti standard di sicurezza; etici, sempre rispetto all'accesso alle cure. Per la comprensione di tali sfide e l'elaborazione di un quadro etico sufficientemente robusto, il simposio terminerà con l'elaborazione di un consensus paper con l'obiettivo di contribuire e guidare le decisioni dei governi internazionali sul tema. "Questo incontro vuole essere anticipatorio e costruttivo, su un impatto che è attualmente frenato dall'assenza di un quadro legislativo etico chiaro e da un disallineamento tra ciò che potremmo fare e ciò che stiamo facendo", afferma Luciano Floridi, curatore scientifico del simposio e direttore del Digital ethics center della Yale University. "Se sapremo riallineare questi due aspetti, risparmieremo molta sofferenza e molte vite umane".
   

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