"La Costituzione tutela
l'uguaglianza, anche nelle cure", ma in Italia "ci sono
moltissime disuguaglianze di salute. Dobbiamo contrastare gli
effetti delle disparità socio economiche, perché incidono in
modo drammatico sulle aspettative di vita, anche tra i bambini.
Basti pensare che la mortalità infantile nel Sud è del 30%
maggiore di quella del Nord. E non è un problema genetico ma di
scarsa organizzazione delle cure". Lo ha sottolineato Giorgio
Parisi, intervenendo al convegno organizzato a Roma
dall'Associazione italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il
Mieloma. E proprio dallo scienziato, premio Nobel per la fisica
nel 2021, arriva un analisi su come rafforzare la sanità
pubblica.
Il Servizio Sanitario Nazionale, denuncia, "non sta
funzionando bene: è nato quaranta anni fa, quando non c'erano
farmaci e tecnologie che ci sono oggi, come tac e monoclonali,
che hanno bisogno di grandi investimenti. Abbiamo un problema di
scarsità di risorse". Tanti i punti su cui intervenire, a
partire dal "miglioramento delle condizioni di lavoro per i
medici, per evitarne la fuga che lascia gli ospedali scoperti".
Una delle iniziative fondamentali è formare sulla
prevenzione. "Dovremmo avere nelle scuole un'ora di lezione di
educazione sanitaria a settimana per fa conoscere ai giovani le
malattie più frequenti, i sintomi da non tralasciare, i fattori
di rischio", prosegue Parisi. Altro modo di investire in
prevenzione, "sarebbe quello di aumentare il prezzo delle
sigarette in modo scioccante", ma anche pensare "alla deduzione
delle spese per l'attività fisica", che protegge da molte
malattie inclusi i tumori.
Quanto a frutta e verdura, fondamentali per la salute,
"vedono un continuo e spesso ingiustificato aumento dei prezzi:
servono misure per abbassarli così da incentivarne il consumo
nella popolazione". Fondamentale, conclude Parisi, è poi
l'informatizzazione dei dati sanitari, "che permette anche di
fare dei confronti sull'incidenza delle malattie" e la ricerca
scientifica "per capire quali sostanze sono realmente nocive per
la salute e cosa non ci fa male".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA