"In questo momento, tra gli indicatori utilizzati a livello nazionale per rilevare la qualità dell'assistenza vaccinale offerta, per gli adulti è presente solamente quello relativo alla copertura antinfluenzale degli over65.
A fronte dei 6 indicatori relativi all'età pediatrica, questo dato si dimostra incompleto e discordante rispetto a una prospettiva di pianificazione vaccinale per la vita, e rende assolutamente necessaria un'anagrafe vaccinale nazionale che renda possibile valutare l'efficacia dell'azione degli operatori".
A evidenziarlo Tommasa Maio, responsabile area
Vaccini della Federazione italiana di medicina generale (Fimmg),
in occasione della presentazione, oggi a Roma, dell'edizione
2025 del Calendario vaccinale per la Vita.
"Le coperture dovrebbero essere costantemente vive e
valutabili e non costituiscono solo un importante fattore
statistico, ma anche di operatività per gli addetti alla
vaccinazione. Il medico valuta quale vaccino somministrare in
base al principio di appropriatezza, ma in mancanza di tali dati
diventa complicato", aggiunge Maio, che sottolinea: "Ogni
azienda sanitaria conosce esattamente i propri dati aggregati
sui vaccini, ma questi nascono e muoiono lì non esistendo
ulteriori indicatori ufficiali nazionali, anche per
l'impossibilità di sovrapporre tra loro diverse variabili (come
la fragilità) per motivi di privacy. Ci si sta lavorando, ma i
tempi sono lunghi".
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