/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Medici di famiglia pronti a prescrivere nuovi antidiabetici

Medici di famiglia pronti a prescrivere nuovi antidiabetici

Sigm, "fondamentali anche per sindrome cardio-nefro-metabolica"

ROMA, 20 novembre 2024, 12:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Il Medico di Medicina Generale assume un ruolo sempre più autonomo e centrale nella gestione dei pazienti con diabete mellito di tipo 2. La Nota 100 di Aifa, lo strumento regolatorio che definisce le indicazioni terapeutiche per le quali un determinato farmaco è rimborsabile a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ha infatti ampliato la possibilità per la Medicina Generale di prescrivere i più recenti farmaci antidiabetici come DPP4i, GLP-1 e gliflozine (SGLT2-i: inibitori del trasportatore sodio/glucosio di tipo 2), efficace anche per le complicazioni cardiovascolari e renali. Proprio per favorire la presa in carico e gestione del paziente, la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) ha così promosso vari eventi formativi. "Ad oggi più di cento medici hanno ottenuto il titolo di Mmg esperto in diabete e patologie metaboliche e ad essere iscritti in un registro riconosciuto anche a livello europeo - spiega Gerardo Medea, Consigliere Nazionale e Responsabile della Ricerca Simg - . Abbiamo creato anche un osservatorio permanente per valutare la presa in carico, l'appropriatezza prescrittiva e la competenza acquisita dai medici di famiglia nell'applicazione della nota 100". Un contributo, quello dei medici di famiglia, anche per identificare e prevenire la sindrome cardio-nefro-metabolica, che colpisce circa 11,6 milioni di persone in Italia. "Per la sua complessità clinica, questa sindrome richiede un approccio multidisciplinare e integrato che punti non soltanto al controllo glicemico, ma anche al controllo del peso corporeo, alla gestione dei fattori di rischio cardiovascolare e soprattutto alla protezione d'organo cardio renale - dichiara Tindaro Iraci, Simg Palermo - È quindi importante che i medici di famiglia identifichino precocemente tra i loro assistititi tutti i soggetti che potrebbero giovarsi di trattamenti in grado di prevenire l'insorgenza delle complicanze e offrano loro, in maniera tempestiva, la migliore terapia". Il Mmg è in prima linea anche per l'identificazione precoce dei pazienti ad alto rischio di sviluppo di danno cardiorenale. "Per la stadiazione del rischio, sono necessari il monitoraggio della creatinina e il valore della microalbuminuria - spiega Maurizio Ridolfi, Simg Roma - Il monitoraggio regolare di questi parametri è essenziale per rallentare la progressione del danno e adattare tempestivamente la terapia, in cui gli SGLT-2 svolgono un ruolo chiave. E' bene che il Mmg si impegni per identificare precocemente nei pazienti diabetici il rischio di danno cardiorenale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza