"Pensare che una diagnosi di
parodontite possa essere trattata con l'estrazione di 20 denti,
fa pensare più a una tortura. Un modello di terapia medievale e
inappropriata", così Francesco Cairo, presidente Sidp,
commentando la vicenda del ragazzo Italiano che ha subito un
trattamento odontoiatrico estremo, con l'estrazione di 20 denti
in Albania e ora ricoverato da 8 mesi. "Anche ci fosse
un'indicazione oggettiva a togliere tanti denti, non è pensabile
di farlo in così poco tempo - spiega -. Purtroppo quello che
viene fuori è lo spaccato di un modello di cura che in alcuni
posti all'estero è molto pubblicizzato, cioè la possibilità di
liberarsi dei denti in poche ore e avere i denti fissi su pochi
impianti in altrettante poche ore. Non è un modello di cura". La
parodontite non si cura togliendo gli denti, secondo Cairo, "la
parodontite si cura benissimo curando le cause, educando il
paziente a pulire i denti, trattando i problemi gengivali e
ossei che ci sono, cercando di salvare più denti, e poi
aggiungendo impianti espressamente dove mancano. Il più grande
alleato di queste cure è proprio il tempo, quindi è proprio in
antitesi a quello del messaggio pubblicitario dei supermarket
dentistici che vogliono farti risparmiare e fare tutto
velocemente. Madre natura non funziona così e più tempo si dà
all'organismo di recuperare, e più si guarisce dalla
parodontite. Se propongono di estrarre 20 denti, significa che
chi si ha davanti non è una persona sufficientemente esperta di
terapia parodontale. Perché la terapia della parodontite è
curarla e il trattamento prevede il salvataggio dei denti",
conclude.
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