È Armando Genazzani, professore di
Farmacologia presso l'Università di Torino e già direttore del
dipartimento di Scienze del farmaco all'Università del Piemonte
Orientale, il nuovo presidente in carica eletto dall'Assemblea
dei soci della Società italiana di Farmacologia (Sif) nel corso
del 42° Congresso nazionale di Sorrento.
Subentrando a Giuseppe Cirino guiderà la Società per il
biennio 2024-26, per poi passare la mano a Monica DiLuca,
docente ordinario di Farmacologia e prorettrice alla Ricerca
dell'Università di Milano, in carica per il biennio 2026-2028.
DiLuca è la prima presidente donna eletta nella storia della
Sif.
L'attività di ricerca di Genazzani si è concentrata su temi
innovativi come i meccanismi di trasduzione del segnale e la
scoperta di nuovi target farmacologici. Con oltre 200
pubblicazioni e un h-index di 55, ha dato contributi
fondamentali nell'ambito della comprensione della comunicazione
cellulare, e nello sviluppo di strategie terapeutiche in ambito
oncologico e neurologico. "La nostra missione sarà quella di
promuovere una ricerca sempre più vicina ai bisogni dei pazienti
e di rafforzare il ruolo della farmacologia italiana nel
contesto internazionale", ha affermato il neo-presidente,
sottolineando l'impegno fondamentale nel "sostenere i giovani
farmacologi, offrendo loro strumenti e opportunità per
emergere".
DiLuca ha osservato che "la nostra è una società complessa,
che vede attive diverse anime, dalla farmacologia preclinica
alla clinica e agli aspetti regolatori". Con una lunga carriera
dedicata alla ricerca sulle malattie neurodegenerative e oltre
200 pubblicazioni scientifiche in riviste peer-reviewed, DiLuca
rappresenta una figura di riferimento nel panorama scientifico
internazionale, con un costante impegno nel condividere idee a
livello internazionale e nell'instaurare reti collaborative
multi-stakeholder, unendo scienziati, clinici e organizzazioni
di pazienti. "Dobbiamo fare tesoro di questa complessità, anche
considerando i tantissimi giovani che si avvicinano alla nostra
Società. Mi auguro - ha aggiunto - di poter affrontare questi
aspetti, rispettando e integrando i diversi ambiti, proprio
nell'interesse della crescita professionale e scientifica dei
nostri giovani".
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