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Salvata una bimba di 7 mesi con trapianto di parte di fegato (2)

Salvata una bimba di 7 mesi con trapianto di parte di fegato (2)

TORINO, 20 ottobre 2024, 11:38

Redazione ANSA

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Per il fegato in parte trapiantato alla bimba a Torino il Centro nazionale trapianti di Roma, diretto da Giuseppe Feltrin, aveva diramato l'offerta d'organo per i pazienti pediatrici più urgenti ai Coordinamenti regionali. Il Coordinamento regionale trapianti del Piemonte, diretto da Federico Genzano, aveva trasmesso l'offerta a Romagnoli, che aveva subito accettato la parte sinistra per trapiantare la piccola. Nella sala operatoria dell'ospedale veneto si è trovata quindi a intervenire per la delicata operazione di divisione del fegato per trapianto (il cosiddetto split) l'équipe del Centro di Torino, composta da Giorgia Catalano e Davide Cussa, in collaborazione con l'équipe dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, destinatario della parte destra (più grande) del fegato del donatore.
    In sala operatoria alle Molinette di Torino intanto la piccola veniva preparata dagli anestesisti dell'Anestesia e rianimazione 2, diretta da Roberto Balagna.
    Durante il lungo tempo in sala operatoria alle Molinette, si sono avvicendati gli anestesisti Angelo Panio, Luca Cremascoli, Patrizia Andruetto e Stefano Skurzak, oltre che innumerevoli infermieri e operatori socio-sanitari esperti nel trapianto di fegato.
    Per permettere questo intervento sono state utilizzate numerose unità di sangue pediatriche, grazie ai donatori della Banca del sangue e immunoematologia della Città della salute di Torino, diretta da Marco Lorenzi. "Anche in questa occasione il sistema trapianti della nostra regione Piemonte si conferma ai massimi livelli italiani con un trapianto di rara difficoltà.
    Voglio ringraziare tutte le famiglie dei donatori di organi e tutti i donatori stessi di sangue che permettono ai nostri professionisti di compiere miracoli come questo" dichiara Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte.
    "Una storia a lieto fine, che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della salute, del valore dei nostri professionisti e della collaborazione imprescindibile tra i nostri ospedali. Collaborazione che ha permesso di salvare la vita di una piccola neonata" dichiara Giovanni La Valle, direttore generale della Città della salute di Torino.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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