"Siamo in un momento storico in cui
il servizio sanitario nazionale è interessato da un profondo
processo di ammodernamento. In questo contesto complesso, il
farmacista ospedaliero è chiamato a dare un contributo cruciale"
e "mettere insieme il monitoraggio e il controllo della spesa
farmaceutica con la garanzia della migliore assistenza
sanitaria". È quanto ha affermato il ministro della Salute
Orazio Schillaci intervenendo al congresso della Società
Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici
delle Aziende Sanitarie (Sifo) in corso a Napoli.
Il farmacista ospedaliero, ha aggiunto Schillaci, ha un ruolo
chiave: "a partire dall'impostazione dei piani terapeutici,
attività fondamentale in un sistema che sta andando sempre più
verso terapie personalizzate. Assume poi rilievo
quell'attitudine propria del farmacista ospedaliero alla
multidisciplinarietà che in sanità costituisce un valore
aggiunto divenuto oramai irrinunciabile". Inoltre, ha proseguito
il ministro, "le farmacie ospedaliere sono luoghi dove le
competenze farmacologiche dei farmacisti vengono messe a fattor
comune con i medici e gli altri professionisti sanitari per
garantire ai pazienti terapie efficaci e sicure, ma sono altresì
fondamentali nella gestione dei farmaci e dei dispositivi
medici".
Infine, "il farmacista ospedaliero svolge anche rilevanti
funzioni di ottimizzazione nell'impiego delle risorse. Sappiamo
bene quanto i vincoli di bilancio possano incidere sulla
funzionalità delle strutture e sappiamo altrettanto bene come
l'oculata gestione delle farmacie ospedaliere contribuisca a
coniugare efficienza, qualità delle cure e attenzione al buon
utilizzo delle risorse disponibili", ha concluso Schillaci.
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