Un Akio Toyoda insolito quello che si è visto al grande evento organizzato da Toyota al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas. Un po' cabarettista ("davanti a così tante telecamere, mi sento come Taylor Swift") e sicuramente molto social, quando nella sua presentazione ha unito le mani nel simbolo del cuore.
Nel suo monologo il presidente di Toyota Motor Corporation - il costruttore automobilistico numero uno al mondo - ha anche stupito tralasciando i temi 'caldi' (peraltro già affrontati) come la transizione ecologica, i motori Ice, l'idrogeno e in generale tutti gli aspetti della rivoluzione tecnoloigica.
Da subito Toyoda ha precisato che l'evento non era nemmeno dedicato al brand ("quando si sente il nome Toyota si pensa a parole come affidabilità, valore o trasporto conveniente) e si è invece concentrato su Woven City, il prototipo di città del futuro.
"Situata ai piedi del meraviglioso monte Fuji in Giappone - ha detto - Woven City è più di un semplice posto dove vivere, lavorare e divertirsi. E' un luogo dove le persone possono inventare e sviluppare tutti i tipi di nuovi prodotti e idee. È un laboratorio vivente dove i residenti sono partecipanti volontari. E questo offre ai creativi l'opportunità di testare liberamente le loro idee in un ambiente sicuro e reale".
Toyoda aveva presentato cinque anni fa, proprio al CES ("portavo la stessa cravatta" ha detto) Woven City ed ora questa iniziativa - unica nel mondo dell'industria automobilistica e conferma dell'attenzione che la celebre marca giapponese attribuisce all'uomo ed alla qualità della sua vita - passa alla fase 2.
"Abbiamo ufficialmente completato la prima fase del nostro campus Woven City - ha sottolineato con soddisfazione - Quest'anno, i residenti inizieranno a trasferirsi e la nostra popolazione alla fine crescerà fino a circa 2.000 persone".
Nel ricordare che a Woven City risiederanno dipendenti Toyota e le loro famiglie, pensionati, dealer, ricercatori, partner del settore, imprenditori, accademici, Toyoda ha anche ribadito che "ci sarà spazio per i loro animali domestici".
Lo ha fatto mostrando una immagine della sua cavalla di nome Minnie, e dicendo che "si adatterà perfettamente perché tutti i trasporti a Woven City sono a basse o zero emissioni" questo perché "la sostenibilità è una delle nostre principali priorità" "Abbiamo in programma di concentrarci su quattro aree chiave di ricerca e innovazione: mobilità delle persone, delle merci, delle informazioni e dell'energia". Woven City per Toyoda corrisponde a "un percorso di prova per la mobilità" dove sviluppare qualsiasi soluzione compresi "i droni che ti accompagnano a casa in sicurezza di nottevai robot interattivi che forniscono supporto e compagnia agli anziani alle auto volanti come quella realizzata dai nostri amici di Joby".
Le case di Woven City alla fine fungeranno da siti di prova per la tecnologia futura come la robotica domestica, per aiutare nella vita quotidiana. "Stiamo sviluppando robot che imparano le attività quotidiane tramite dimostrazione umana assistita da telecamera" ha detto. Vista la sua passione per la guida, anche delle auto da corsa, Toyoda non ha tralasciato le auto. "Come Master Driver di Toyota, ho pensato che i veicoli autonomi siano un po' noiosi.
Questo finché il nostro team non mi ha mostrato queste due Toyota che si intraversano (il cosiddetto drifting ndr) in modo autonomo. Come direbbero i bambini: che schiaffo. E io sono qui per questo". Toyoda ha ribadito che la missione di Woven By Toyota è "creare tecnologie incentrate sull'uomo, espandendo la mobilità e accrescendo il benessere per tutti". Ciò includerà un nuovo sistema operativo per auto chiamato Arene, che "è una piattaforma Digital Twin che replica ambienti del mondo reale".
E Vision AI che "combina l'analisi dei dati video con l'intelligenza artificiale per comprendere come si muovono persone e oggetti".
Nel ricordare che Toyota festeggerà presto il suo 100mo anniversario "non come azienda automobilistica ma come inventore del primo telaio automatico di tessitura al mondo" Toyoda ha specificato di "pensare ai futuri residenti di Woven City come tessitori". Come i collaudatori di automobili i residenti della città modello "saranno coloro che useranno e sperimenteranno i nuovi prodotti e servizi sviluppati dai nostri inventori e svolgeranno un ruolo fondamentale nel tirare insieme tutti i fili".
Ed ha concluso questo insolito ma stimolante evento dicendo che "Woven City riguarda la collaborazione, riguarda l'opportunità di intrecciare diversi punti di vista, talenti e capacità per creare un nuovo tipo di tessuto per il nostro futuro". Con l'auspicio - più che condivisibile - che si tratti di "un futuro in cui speriamo non solo di muovere le persone ma di muovere i cuori".
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