La qualità della componentistica italiana per l'automotive 'ambasciatore' del saper fare nostrano all'estero, dove le opportunità sono in evidente crescita.
È questo il positivo segnale emerso nel corso del terzo Autopromotec Talk che si è tenuto a Roma, persino il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per voce di Alessandra Pastorelli della Promozione Sistema Paese del dicastero, ha messo in evidenza l'importanza del made in Italy.
"Il contesto geopolitico - ha spiegato nella sua relazione - impone uno sforzo in più per sostenere le nostre imprese.
L'industria della componentistica italiana - ha detto - ha davanti a sé una strada impegnativa, ma anche ricca di opportunità, soprattutto all'estero. Il ministro Tajani - ha ricordato - ha voluto lo strumento della 'Diplomazia della crescita' per mettere a sistema le istituzioni private e le istituzioni che si occupano del sostegno alla internazionalizzazione delle nostre imprese con l'obiettivo di promuovere l'industria italiana e accompagnarla in un mondo in continuo cambiamento, in un lavoro che coinvolge anche le associazioni". Pastorelli ha sottolineato l'importanza delle attività svolte dalla rete diplomatico-consolare italiana attraverso progetti di promozione integrata.
Ruolo chiave del settore fieristico per l'internazionalizzazione. "Nel periodo 2012-2019 - ha detto ancora Pastorelli - le aziende appartenenti al macro settore Tecnologia che hanno partecipato a fiere hanno realizzato un fatturato migliore del +5,4% rispetto a quelle che non hanno partecipato.
'Piano Mattei' per i nuovi mercati in Sud America, Asia e - soprattutto - Africa dove il ministero, insieme all'ICE, sta mettendo a punto un programma di accelerazione delle esportazioni basato sulla raccolta di nuovi contatti professionali attraverso una campagna di comunicazione media per promuovere il made in Italy. Si punterà su due settori specifici nei prossimi due anni nei 20 Paesi individuati.
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