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Dossier Uil, 'in 30 anni -40% istituzioni scolastiche'

Dossier Uil, 'in 30 anni -40% istituzioni scolastiche'

Con il dimensionamento risparmi per 88 milioni di euro

ROMA, 11 gennaio 2024, 15:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In 30 anni le istituzioni scolastiche - quindi anche il numero dei presidi, dei direttori dei servizi generali amministrativi, delle segreterie ecc - diminuiranno del 40%: nel 2000-01 erano 11.592, nel 2012-12 9.139, nel 2021-22 8.160. Ora si prevede che nel 2031-32 saranno 6.885. E tra il 2024 e il 2032 con il dimensionamento la scuola avrà prodotto 88 milioni di euro di risparmi di spesa destinati ad altri obiettivi del Paese. Tutte le misure di contenimento della spesa sono contenute nel Dossier messo a punto dalla Uil Scuola Rua.
    Quanto al dimensionamento - fa notare il sindacato - è una norma di risparmio che ridurrà progressivamente l'organico dei dirigenti scolastici, dei Dsga, degli assistenti amministrativi e tecnici, dei collaboratori scolastici e il numero complessivo degli istituti che passeranno dagli attuali 8.136 a 6885.
    "Un tema, quello dell'attuale dimensionamento, voluto dal governo precedente a guida Mario Draghi, patron del PNRR all'italiana, avrebbe dovuto indurre l'attuale Governo Meloni, chiamato a ridisegnare il progetto del dimensionamento, a guardare alla riduzione del numero di alunni per classe. Ma così non è stato. Un esecutivo lungimirante, che crede che attraverso la scuola passi il futuro del paese - osserva il segretario Uil Scuola Giuseppe D'Aprile - dovrebbe trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione, intervenendo a garanzia della scuola statale e non cercando di affossarla".
    La Uil rileva come il 'fare cassa' sulla scuola "è usanza della stragrande maggioranza dei Governi che si sono succeduti e trova la sua origine a partire dalla riforma Gelmini, che ha previsto il taglio di 10 miliardi al bilancio di scuola e di università, di cui 8,5 miliardi all'istruzione e 1,5 miliardi all'università.
    Per la Uil la parte più consistente dei soldi sottratti allora alla scuola sono stati usati per 'salvare' Alitalia dall'acquisizione da parte di Air France, "Salvataggio inutile, dato che la compagnia di bandiera si è trovata quasi immediatamente di nuovo in perdita". Nel frattempo, i tagli della riforma hanno tolto al sistema di istruzione italiano 10 mila classi, 90 mila cattedre, 30 mila supplenti e 44 mila posti per il personale non docente. Mentre sul fronte universitario portò i finanziamenti sotto la media europea, dimezzando le risorse destinate ai servizi per studentesse e studenti.
   

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